Sono tre i medici indagati nell’ambito dell’inchiesta della procura di Trapani sulle cause della morte di Anna Di Genova, 26enne al nono mese di gravidanza, deceduta lo scorso 13 ottobre in seguito ad malore mentre si trovava proprio all’ospedale Sant’Antonio Abate.
Per l’ipotesi di reato di omicidio colposo sono indagati un ginecologo, di un anestesista e di un paramedico. Il personale medico era riuscito, con un cesareo urgente, a salvare il bambino che aveva ancora in grembo. Secondo la ricostruzione dei sanitari “la donna si era presentata al pronto soccorso ostetrico dell’ospedale, nella serata di giovedì 13 ottobre, dichiarando una piccola perdita ematica. Alle 21,00 è stato effettuato un tracciato cardiotocografico, e che ha evidenziato alle 21,40 uno stato normale di vitalità del nascituro e condizioni generali della donna nella norma, che rimane in attesa di un secondo controllo. Alle 23,50 la donna ha un improvviso malore con arresto cardiocircolatorio, accasciandosi al suolo mentre parlava con la madre. Alle 24,00 è stato eseguito un taglio cesareo urgente, con estrazione del neonato vivo, del peso di 3,2 kg”.
Alle indagini della procura di Trapani e della commissione interna nominata dall’Asp, si sono aggiunte quelle di una task force inviata dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Si attendono ancora tutti gli esami dell’autopsia eseguita sulla donna per fare luce sulla questione. Intanto il bambino appena nato è in salute ed è stato riconosciuto dal padre.