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Indagini su Damiano, la precisazione del sindaco: “Non c’è stato alcun rinvio a giudizio. E sull’uso dell’auto di servizio sono stato assolto anche in appello”

La prima sezione della Corte d’appello di Palermo ha confermato la sentenza di assoluzione piena di primo grado (resa con rito abbreviato dal GUP di Trapani Cavasino), nei confronti del primo cittadino Vito Damiano in relazione alla vicenda dell’utilizzo dell’auto di servizio. Il sindaco, difeso dagli avvocati Biagio Bosco e Massimo Pellicciotta, ha dichiarato: “Non posso che essere soddisfatto per le decisioni dei due gradi di giudizio che hanno confermato il rapporto che sin dall’inizio ho avuto con la mia coscienza e con la mia morale. Parimenti rimango
amareggiato per quanti hanno nutrito o alimentato dubbi sulla mia correttezza”.

Rispetto alle indagini nei suoi confronti per interruzione di pubblico servizio, Damiano chiarisce che non si è ancora nella fase del rinvio a giudizio nei suoi confronti: “Non esprimo considerazioni sulle fuorvianti notizie stampa diffuse, così plateamente, sulla vicenda penale che mi riguarda, relativa all’ipotizzato reato di ‘interruzione di pubblico servizio’ per aver difeso gli interessi della collettività trapanese, della Società Trapani Servizi e dello stesso Comune. Non è stato disposto dal Giudice alcun rinvio a giudizio ma è stata avanzata dal PM una richiesta di rinvio a giudizio, ovviamente non condivisa dal mio difensore, che ha prodotto ulteriore documentazione a sostegno della insussistenza dell’ipotesi accusatoria sulla quale il Giudice si è riservato di decidere nell’udienza di venerdì prossimo”.

redazione

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Tags: Vito Damiano