Categorie: Lettere

Scrive Giacomo Milazzo in ricordo dell’amico Michele Galfano

Caro Amico Mio,

oggi, nella ricorrenza di San Francesco, un Santo a te molto particolare, ti scrivo queste righe cercando di contenere la mia emozione per un amico che non ho più.

E’ passato quasi 1 anno, è vero, il calendario è cambiato e purtroppo anche il tempo lo dice, ma non solo, il grido più forte, esce dal cuore delle persone che ti hanno voluto bene, e questo tempo, a dir la verità, non volevamo mai incontrarlo.

Dire che la vita è così, è facile per chi non ti è stato amico o magari sia stato soltanto un conoscente.

Per me, è molto difficile, e non c’è giorno, che per un attimo il mio pensiero non caschi sui ricordi dei giorni trascorsi, dal tuo biliardino ossidato dal sale e dal sole, fino alle avventure politiche, alla amicizia qualche volta sofferta per le idee divergenti, ma spesso, dopo un’attenta riflessione, convergevano ad una idea comune… Anche questa era amicizia….

Qualche volta passava una o forse anche due settimane, senza sentirci o vederci, ma la voglia dell’amicizia andava oltre e la telefonata era d’obbligo…. Anche questo era volerci bene….

Dire che potevo fare qualcosa di più nell’amicizia, ormai è tardi e riduttivo oltre ad essere semplice, perché legata dalla piccolezza dell’essere uomo.

Oggi, posso solo dire che:

Mi manca la tua generosità,

Mi manca la tua disponibilità,

Mi manca il tuo sorriso,

Mi mancano i tuoi consigli, anche con qualche strizzata di naso, come per dire “ma che stai dicendo!”,

Mi manchi tu, nella tua clinica,

Mi manca il mio amico Veterinario,

Mi manca il tuo modo di chiamarmi,

In verità, mi manchi tanto….

L’affetto che mi legava alla tua persona, oggi la lego spiritualmente a tua moglie ed ai tuoi due meravigliosi figli Chiara e Francesco, e alla tua famiglia.

Un tuo amico….

Giacomo Milazzo

redazione

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