Si è tenuta ieri, presso la Sala Cinema dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca mediterranea, a Palermo, la conferenza stampa di presentazione di Blue Sea Land 2016, l’Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente, giunto alla sua quinta edizione.
Alla conferenza stampa sono intervenuti: l’Assessore Regionale all’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, Antonello Cracolici; il Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Giovanni Tumbiolo.
Trecento aziende partecipanti, circa 50 le delegazioni straniere presenti e 80 buyers che prenderanno parte agli incontri BtoB a cura dell’Agenzia per il Commercio con l’Estero (ICE).
Quest’edizione di Blue Sea Land, che si svolgerà a Mazara dal 5 al 9 ottobre, punta a rafforzare il dialogo tra i paesi del Mediterraneo, a favorire gli scambi commerciali e a promuovere la blue economy. Quest’anno Blue Sea Land è una manifestazione food saving, cioè contro lo spreco alimentare, grazie alla collaborazione della Regione Siciliana, Ministero dell’Ambiente, Banco Alimentare e Distretto Sicilia-Malta del Rotary International.
“Da cinque anni Blue Sea Land rinnova il suo messaggio di pace tra i popoli del Mediterraneo – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici -. La Sicilia è la terra della bellezza e dell’accoglienza e Mazara la punta più avanzata che incarna il valore della contaminazione tra culture diverse. L’Expo dei Distretti Agroalimentari del Mediterraneo è una vetrina straordinaria per i nostri prodotti d’eccellenza che attira investimenti, favorisce accordi commerciali e promuove l’indotto del mare e l’innovazione nella blue economy. In un’economia sempre più globalizzata sono questi gli esempi vincenti di una Sicilia che si apre al mondo scegliendo di investire sul futuro.”
“Il Distretto della Pesca in questi 10 anni ha coltivato accordi leali di cooperazione con Paesi del Mediterraneo, Africa e Medioriente, trasferito il know-how delle nostre imprese, per proporre il modello distrettuale secondo la filosofia della Blue Economy – spiega Giovanni Tumbiolo, Presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu –. Ciò vuol dire creare ponti, dialogare. Da parte di questi Paesi vi è un forte interesse a cambiare rotta in direzione dell’economia circolare, del restauro e della rigenerazione delle risorse naturali a partire dall’acqua. Credo che il dialogo attraverso una cooperazione responsabile sia la chiave del cambiamento per salvare i nostri mari e le risorse sia marine che terrestri. La prova di tale interesse è Blue Sea Land- Expo dei Distretti Agroalimentari alla cui ormai prossima edizione, dal 5 al 9 ottobre, parteciperanno 50 delegazioni, istituzionali ed imprenditoriali, provenienti da mezzo mondo. I Distretti Agroalimentari e la Blue Economy sono strumenti potenti ed efficaci per prevenire e combattere lo spreco degli alimenti e per salvaguardare le risorse naturali a partire dall’acqua. Questo è il tema di Bue Sea Land 2016 e che rappresenta un cambio di rotta rispetto al percorso intrapreso negli ultimi decenni dall’economia globale. Bisogna invece ripartire dal lavoro dei produttori e dei territori, dall’economia reale, dal sistema di relazioni umane imprescindibili per abbattere le diseguaglianze nella distribuzione delle ricchezze nel Pianeta. Pertanto il claim di Blue Sea Land è ‘Grande valore alle piccole cose’”.
Marco Lucchini, Direttore Generale della Fondazione Banco Alimentare onlus: “Banco Alimentare ha aderito con entusiasmo all’invito del dottore Giovanni Tumbiolo a partecipare alla quinta edizione di Blue Sea Land. La prossima edizione, grazie a questa collaborazione, sarà la prima “foodsaving”. Infatti Banco Alimentare promuoverà azioni di recupero del cibo avanzato durante i 4 giorni della manifestazione. In particolare, presso gli open bar della Cooperativa Sociale Rossa Sera, offrirà ai partecipanti “Save Bag” per recuperare dai ristoranti quanto non consumato nel proprio piatto e portarlo a casa, questo permetterà di buttare meno cibo nella spazzatura e magari condividerlo a casa propria con famigliari e amici o proseguire anche il giorno dopo il piacere della cena al ristorante. Il progetto “Save Bag” è realizzato in collaborazione con Cuki che per l’occasione ha donato 1000 “Save Bag””.