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Piantagione di cannabis, a Campobello e Mazara del Vallo arrestati madre e figlio

Continuano in maniera serrata i controlli dei Carabinieri nel territorio di Campobello di Mazara, Mazara del Vallo e territori limitrofi. Nella giornata di ieri, i militari dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia di Mazara, diretti dal Capitano Diego Miggiano, nell’ambito di un servizio straordinario del controllo del territorio, hanno eseguito numerosi controlli alla circolazione stradale  nelle principali arterie del territorio. Due i deferiti all’Autorità Giudiziaria sorpresi, durante un controllo da parte dei militari dell’Aliquota Radiomobile, in possesso di una mazza da baseball ed un coltello a serramanico poi sottoposti a sequestro, ben custoditi all’interno dell’autovettura su cui viaggiavano. Nell’ambito dei servizi volti al contrasto dell’uso illecito di sostanze stupefacenti, invece, venivano segnalati alla competente Prefettura 4 giovani poiché in possesso di modica quantità di stupefacente del tipo marijuana e cocaina.

                    Margherita Truglio

Inoltre, durante una perquisizione domiciliare presso un immobile ubicato a Campobello nella disponibilità di Margherita Truglio e del figlio minore L. D., originari di Castelvetrano, veniva rinvenuta una vera e propria serra dedicata alla coltivazione di canapa indiana su una superficie di circa 40 mq. Il numero delle piante ritrovate ammonta a circa 70, di altezza variabile, fino a 2 mt, e in piena fioritura, poste sotto sequestro unitamente a circa 100 gr di marijuana ritrovati all’interno della cucina. I successivi approfondimenti, nelle pertinenze dell’immobile, permettevano di appurare l’esistenza di 2 motori elettrici di aspirazione collegati tramite un tubo al camino, diverse lampade di potenza pari a 600 W cadauna con relativo trasformatore di potenza, e regolarmente funzionanti al momento del controllo. Nel corso delle operazioni si riscontrava che l’alimentazione energetica era garantita tramite allaccio abusivo dell’impianto elettrico alla rete pubblica; ciò verificato grazie anche all’ausilio dei tecnici dell’ Enel, giunti sul luogo per gli accertamenti del caso. La campionatura della piantagione sequestrata, verrà inviata presso i laboratori competenti per esperire  analisi per accertare il contenuto di principio attivo. Madre e figlio sono stati tratti entrambi in arresto, la donna sottoposta al regime degli arresti domiciliari in attesa della convalida dell’arresto e del rito direttissimo, se richiesto, e il minore sconterà la pena al centro di prima accoglienza minorile di Palermo.

redazione

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