E’ stata celebrata nel centro storico di Erice, presso presso l’Aula Consiliare del Palazzo Municipale, la prima Unione Civile tra persone dello stesso sesso. Ad unirsi civilmente nel pomeriggio di sabato 24 settembre Gianni D’Amico e Pietro Mancuso, alla presenza del vicesindaco Daniela Toscano, nel corso di una cerimonia sobria ed elegante.
“Finalmente – afferma il vicesindaco – anche nel comune di Erice, dopo l’introduzione nel nostro ordinamento delle unioni civili tra persone dello stesso sesso a seguito dell’approvazione della legge 76/2016 (in vigore dal 5 giugno scorso) i diritti civili previsti per le unioni etero vengono estesi anche alle coppie dello stesso sesso. Avremmo potuto anticipare i tempi, se solo il consiglio comunale non avesse bocciato per ben due volte la proposta sulla regolamentazione delle Unioni Civili presentata dalla Consigliera Valeria Ciaravino. Erice era ed è pronta – continua il vicesindaco – con la sua storia ultra millenaria di contaminazione ed accettazione delle diverse popolazioni che si affacciano nel mediterraneo, e con la sua atmosfera magica tra storia e mito che aleggia ancor oggi nel venerare il culto di Venere, conserva oggi come ieri il suo carattere di città aperta e matura”.
Nel breve discorso di apertura del vicesindaco, tra l’emozione dei parenti e degli amici, alcuni dei quali hanno voluto dedicare alla coppia bellissime poesie, il ringraziamento augurando ad entrambi una vita piena, intera e completa: “Come amministratore, come donna e cittadina, vi ringrazio per aver vissuto una pagina di storia importante, dedicandovi una bellissima frase di Oscar Wilde: L’egoista non è quello che vive come gli pare e piace, ma quello che chiede agli altri di vivere come piace a lui; l’altruista è quello che lascia che gli altri vivano come piace a loro. Voglio infine ringraziare gli uffici comunali – ha concluso Daniela Toscano – che si sono adoperati affinché in tempi brevissimi anche ad Erice si potessero celebrare unioni civili tra persone dello stesso sesso.”
“Erice è una città aperta e plurale e rispettosa delle regole di convivenza civile – ha aggiunto il sindaco Giacomo Tranchida – e siamo orgogliosi che in tempi brevi si sia riusciti ad uniformarci alle novità introdotte dall’ordinamento.”