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Assoluzione D’Alì: i commenti

Il senatore di Forza Italia Antonio D’Alì è stato assolto dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa per tutte le contestazioni successive al 1994. E’ quanto è stato stabilito dalla Corte d’appello di Palermo, che ha confermato la sentenza con la quale era stato assolto in primo grado. Per gli eventi antecedenti al 1994 sono state invece dichiarate prescritte le accuse, così come era accaduto nella sentenza di primo grado.
Secondo l’accusa, D’Alì avrebbe svolto un ruolo fondamentale nella gestione degli appalti per importanti opere pubbliche. Per gli inquirenti, il collegamento del senatore con gli interessi mafiosi sarebbe emerso in modo significativo dalla vicenda del prefetto Fulvio Sodano che venne trasferito da Trapani mentre cercava di opporsi al tentativo della mafia di riappropriarsi della Calcestruzzi ericina, un’azienda sequestrata al boss Francesco Virga. Dei collegamenti di D’Ali’ hanno parlato vari pentiti tra cui Antonino Giuffrè, Antonio Sinacori, Francesco Campanella e Antonino Birrittella. “Conosco Tonino D’Alì da oltre venti anni – ha dichiarato l’avvocato Gino Bosco –  gli sono amico e non ho mai avuto dubbi sulla sua innocenza. L’assoluzione di oggi, ribadita in sede di appello, dimostra una volta di più la sua integrità morale e la sua totale estraneità ai gravi fatti che gli venivano contestati“.

Compiacimento per il coordinamento provinciale di Forza Italia: “Si è trattato di un processo infinito che è durato senza dubbio troppo, considerata anche la richiesta del rito abbreviato” fa sapere il coordinamento che si congratula anche con gli avvocati Gino Bosco e Stefano Pellegrino per il buon esito del loro lavoro.

redazione

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