Sviluppare il pensiero laterale e computazionale, diventare soggetti attivi, anzi protagonisti delle moderne tecnologie e attori nella costruzione del proprio sapere informatico. Sono solo alcuni degli obiettivi perseguiti dall’Istituto comprensivo “Stefano Pellegrino” retto dal dirigente scolastico Domenico Pocorobba che da ieri ha attivato il progetto del Fab Lab. Un laboratorio di fabbricazione digitale attivo da alcuni mesi a Marsala in seguito all’idea di Martina Ferracane (ragazza marsalese che lavora presso la commissione dell’Unione europea nonché presidente del Fab Lab, coordinato da Vincenzo Marino). Si tratta di un progetto dal titolo “Fab Lab Western Sicily” che è stato accolto con entusiasmo dall’amministrazione comunale diretta dal sindaco Alberto Di Girolamo e in particolare dall’assessore all’Istruzione Anna Maria Angileri al punto che il Fab Lab è dotato anche di una sede istituzionale, presso lo storico Palazzo Grignani, in piazza del Carmine.
Ebbene nell’epoca dei nativi digitali, questa iniziativa si propone di rendere i bambini non solo utenti di applicazioni e videogiochi, ma creatori consapevoli di quello che c’è dietro, ossia di come si arriva a produrre gli strumenti che loro stessi usano nella quotidianità. In pratica, da ieri gli alunni della quinta primaria dell’istituto “Pellegrino” hanno incominciato a programmare e a realizzare veri e propri software. “Programmare è un insieme di istruzioni scritto sotto forma di codici. Abbiamo cominciato con istruzioni trascinate (sui tablet) attraverso blocchi. Il prossimo passo sarà farlo con i tasti del pc”, ha detto Enrico La Sala, giovanissimo ingegnere informatico che ieri ha fatto lezione ai bambini della quinta classe del plesso “Aristide Gabelli” insieme agli esperti Antonio Benfante, Emanuele Domingo e Federico Meo. A giudicare dai risultati, il progetto è stato più che gradito dagli alunni che in meno di mezz’ora hanno appreso e attuato quanto spiegato, procedendo per livelli talmente velocemente da lasciare sbigottiti gli stessi insegnanti.
“Ringrazio il sindaco e l’assessore Angileri per quest’opportunità – ha detto il preside Pocorobba che ieri ha accolto gli esperti con lo staff di presidenza composto dai docenti Giuseppe Virgilio ed Enza Rubino e con l’animatrice digitale Iolanda La Mantia – e per aver creduto in questo progetto che consente ad una scuola come la nostra di puntare all’innovazione digitale che è la chiave per aprire le porte al futuro dei nostri giovani. Siamo davvero orgogliosi di essere i pionieri in questo senso e i nostri alunni sono entusiasti. È una competenza trasversale, quella perseguita che rende i bambini consapevoli nell’era di internet. E per di più si tratta di un progetto a costo zero per la scuola e le famiglie che costituisce un evidente valore aggiunto per tutti”. Intanto giovani esperti del Fab Lab hanno lanciato su internet un progetto di CROWDFUNDING, ossia una raccolta fondi collettiva necessaria per finanziare l’acquisto di strumenti, per sostenere le spese e per il personale specializzato. Per sostenere il progetto basta digitare l’indirizzo www.schoolraising.it/progetti/fablabws Comprese nel pacchetto anche lezioni per imparare ad usare le stampanti 3D e le fresatrici laser. Nel lungo periodo l’intento è creare opportunità per consentire ai giovani di sognare il proprio futuro nel proprio paese. “In questo senso – ha aggiunto il dirigente – per noi non è solo un dovere formativo, ma anche etico e se si aggiunge che i ragazzi si divertono anche, non possiamo che anticipare che presto le lezioni del Fab Lab saranno estese anche agli alunni della scuola media”.