Lo stereotipo vuole che i migranti costituiscano un pericolo per la sicurezza pubblica. E sul tema, da anni, sono state imbastite ore e ore di dirette televisive, in cui al doveroso racconto dei fatti si è spesso aggiunta una componente ideologica, volta a cavalcare la diffidenza verso chi arriva da altri Paesi ed altre culture a beneficio di campagne politiche xenofobe. Quanto accaduto ad Alcamo nei giorni scorsi presenta una realtà decisamente diversa, con un 21enne del luogo, Piero Renda, che è stato arrestato dai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia dei Carabinieri, con l’accusa di aver aggredito e derubato un immigrato.
Piero Renda
Questi i fatti: durante le prime ore della notte del 14 settembre scorso, i militari sono intervenuti in via Madonna del Riposo, dove era stato segnalato riverso per terra e con ferite al volto A.A. , 40enne tunisino. Lo stesso, dopo essere stato dimesso dal Pronto Soccorso del locale nosocomio, presso cui era stato trasportato per ricevere le cure del caso, ha fornito una prima ricostruzione dei fatti, chiarendo di essere stato aggredito da un soggetto italiano, che lo aveva rapinato della somma contante di circa quattrocento euro.
Grazie alle prove raccolte dagli inquirenti, anche mediante l’audizione di testimoni e l’analisi di alcuni sistemi di videosorveglianza, la Procura della Repubblica ha adesso disposto il fermo di indiziato di delitto nei confronti di Piero Renda, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti e con precedenti di polizia per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Nella giornata di ieri è scattato il blitz dei militari i quali hanno dato esecuzione a quanto disposto nei confronti di Renda. Il giovane alcamese è stato tratto in arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Trapani, a disposizione della competente autorità giudiziaria.