Dopo la triste e drammatica vicenda del gatto Bilbo, massacrato da ignoti che lo hanno lanciato sui muri del quartiere di Amabilina, l’OIPA torna a parlare di diverse problematiche. I messaggi di aiuto alla Protezione Animali in questi giorni sono tanti e i volontari, anche con difficoltà, stanno cercando di rispondere alle diverse esigenze. “Mi arrivano su Facebook, in privato, diverse richiese da persone che vivono ad Amabilina ed affermano che diversi cani randagi a cui danno da mangiare spesso muoiono da un giorno all’altro, probabilmente per avvelenamento – afferma la referente dell’OIPA Marsala, Milena Urso -. Abbiamo parlato con l’assessore Cerniglia che sta dialogando con le Forze dell’Ordine per attivare delle ronde nelle zone più a rischio della Città”. Ma la Protezione Animali interviene anche su un’altra piaga. Come ricordiamo, il Comune ha istallato sul territorio delle gabbie per accalappiare i cani randagi al fine di portarli al canile per sterilizzarli e curarli da eventuali malattie; come afferma una normativa in tema, il cosiddetto “cane di quartiere” poi, deve essere reimmesso sul territorio.
“Spesso però, le sterilizzazioni al canile comunale vanno a rilento e i cani, per l’esigenza di svuotare il canile, vengono immessi sul territorio dopo mesi se non anni e anche in un diverso habitat rispetto a quello in cui vivevano: questo non fa che disorientarli – afferma il comunicato stampa dell’organizzazione -, perché non riescono più a procacciarsi il cibo e spesso scompaiono. Per noi c’è solo un metodo per svuotare il canile: dialogo con le associazioni animaliste, informazione, campagne educative e di sterilizzazione, sanzioni a chi non microcippa i cani, a chi li lascia vagare sul territorio, controlli programmati su tutti i cani padronali. Se esiste il randagismo è colpa di chi non sterilizza i propri animali, così quando poi nascono i cuccioli questi vengono abbandonati”. Sarà la stessa Oipa a denunciare chi ha maltrattato Bilbo così come denuncerà chi abbandona i propri gatti o cani: “Oggi maltrattare un animale è un reato penale – ci ha confermato la Urso -. Denunceremo anche quella persona che qualche giorno fa ha portato in un banchetto adozioni dell’OIPA dei gattini per poi la sera tornare a riprenderli, come da prassi, ed abbandonarli successivamente in una gabbia accalappiacani fatta mettere dal comune in Città, non facciamo sconti”.