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Stato di agitazione dei precari del Comune di Campobello

Protestano i precari del Comune di Campobello, che chiedono la stabilizzazione.  “Sono vicino ai precari di Campobello e continuerò a battermi per la legittima stabilizzazione di questo personale – afferma il sindaco Giuseppe Castiglione, che stamattina ha avuto un incontro con il personale in stato di agitazione – che rappresenta una risorsa indispensabile per il funzionamento degli uffici comunali. Auspico, pertanto, un tempestivo ed efficace intervento da parte del Governo regionale e di quello nazionale, che hanno l’obbligo di avviare un reale e definitivo processo di stabilizzazione di tutti i precari degli enti locali, scongiurando l’insorgere di una crisi sociale che avrebbe ripercussioni gravissime, non solo sulle famiglie degli interessati, ma anche sulla vita organizzativa del Comune”.

L’azione di protesta rientra nell’ambito di una manifestazione regionale indetta dal P.E.P.S. (Comitato Spontaneo Precari Enti Pubblici Siciliani) al fine di rivendicare con determinazione la definizione di un percorso che dia certezze e tenga conto delle competenze e delle professionalità acquisite alle dipendenze della propria amministrazione comunale, contestando il termine del 30 settembre, entro cui gli enti locali sono chiamati a predisporre il piano triennale 2016/2018 del fabbisogno del personale, senza contemplare apposite norme per la salvaguardia della categoria. Durante l‘Assemblea di stamattina, i precari campobellesi, in particolare, hanno sottoscritto un documento unitario di protesta per dire “NO”, tra le altre cose, alla RESAIS e a tutte le soluzioni improvvisate, che svendono le professionalità e le competenze maturate in 28 anni di servizio, chiedendo altresì l’applicazione del CCNL del comparto in cui il personale interessato è stato sino a oggi impiegato.

redazione

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