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Mozione della consigliera Licari contro le pubblicità lesive della dignità della donna

Liberare il territorio marsalese da cartelloni pubblicitari lesivi della dignità della donna. Questo l’obiettivo della mozione presentata dalla presidente della commissione politiche sociali del Comune di Marsala Linda Licari e condivisa da gran parte dei colleghi a Sala delle Lapidi.

L’iniziativa è legata alla campagna portata avanti in tutto il Paese dall’UDI (Unione Donne in Italia) e sostenuta con forza sul territorio dalla sezione trapanese, guidata da Valentina Colli. Con la ratifica della suddetta mozione, Marsala potrà dunque entrare a far parte dell’elenco delle città libere da pubblicità lesive della dignità della donna. In Sicilia hanno aderito alla campagna dell’Udi anche i Comuni di Catania, Enna, Belpasso, Caltagirone, Francofonte, Mascalucia, Niscemi, Piazza Armerina, San Giovanni La Punta, Sant’Agata Li Battiati, San Cono e Vittoria e, per quanto riguarda la provincia di Trapani, le amministrazioni di Erice e Valderice.

L’atto condivide i contenuti della risoluzione del Parlamento Europeo N. 2008/2038 (INI) che evidenzia come la pubblicità e il marketing riflettono la cultura e altresì contribuiscono a crearla, rilevando come i messaggi pubblicitari discriminatori e degradanti, basati sugli stereotipi di genere, rappresentino ostacoli per una società moderna e paritaria. Al contempo, la mozione presentata dalla consigliera Linda Licari ribadisce la necessità di perseguire obiettivi strategici sul territorio, contrastando ogni forma di violenza contro le donne, diffondendo i principi della pari dignità umana e dell’integrità della persona. Alla luce di ciò, occorrerà verificare che nessun materiale comunicativo dell’Ente contenga o veicoli stereotipi di genere, testi ed immagini lesive della dignità della donna. Contestualmente, il Comune avrà il compito di promuovere iniziative informative, didattiche e campagne di sensibilizzazione sul fenomeno della discriminazione di genere e della violenza contro le donne; monitorare il territorio, anche avvalendosi delle associazioni femminili e degli organismi di parità, per verificare il rispetto della moratoria e il raggiungimento degli obiettivi; promuovere, nei mezzi di comunicazione e nella pubblicità, un’immagine realistica della donna di oggi, che svolge un ruolo attivo nel mondo del lavoro e si assume compiti nella società. Sempre il Comune dovrà invitare i titolari di impianti pubblicitari privati ad aderire alla moratoria ed a rifiutare le pubblicità lesive della donna.

redazione

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Tags: Linda Licaripubblicità lesiva della dignità della donnaUdi