Il 31 agosto, come noto, doveva essere l’ultimo giorno in cui l’Energeticambiente (ex Aimeri) avrebbe effettuato il servizio di raccolta rifiuti a Marsala. Almeno, secondo il contratto stipulato sette anni fa e ormai scaduto. Ma com’era chiaro da settimane, in mancanza di un bando e di un nuovo gestore del servizio, l’amministrazione comunale lilibetana e l’azienda hanno trovato un accordo che prevede una proroga per un anno. “Si tratta di una continuazione del servizio, prevista dal contratto”, aveva preannunciato prima di Ferragosto il vicesindaco Agostino Licari. I dodici mesi di proroga, si legge nella delibera approvata dalla giunta Di Girolamo, sono comunque “riduciblli proporzionalmente nel caso in cui si dovess procedere con la nuova aggiudicazione entro tale termine”. Il prolungamento del servizio frutterà ad Energeticambiente una somma complessiva di 23.990559101 €, da ripartirsi tra i singoli Comuni dell’Srr (con l’esclusione di Castellammare del Golfo, che ha scelto la strada dell’affidamento diretto.
“Abbiamo fatto di tutto – commenta il vicesindaco Licari – per arrivare a fare la gara per il nuovo servizio entro la data del 7 luglio che la Regione ci ha imposto in maniera inaccettabile, non distinguendo tra i Comuni più virtuosi sulla percentuale di differenziata, come Marsala, e gli altri. Centralizzando la gara la Regione sta sbagliando molto, a mio modo di vedere. Io comunque mi prendo le mie responsabilità. Per me questa è una sconfitta, anche se siamo stati più veloci ad approvare il piano di intervento ed eravamo pronti ad andare in gara, finchè la Regione non ha emanato le ultime ordinanze. Non voglio dare responsabilità a nessuno, ma forse con una settimana di dibattito in meno in Consiglio e qualche passaggio più veloce all’interno degli uffici saremmo comunque riusciti ad avvicinarci al nostro obiettivo. Il lavoro del piano di intervento non risulta comunque vanificato. Nei Comuni infatti in cui non era stato approvato, la Regione si sostituisce alle amministrazioni locali, mentre nel nostro caso e in quello delle altre città che lo avevano approvato il lavoro fatto resta e non si potrà non tenerne conto. Con gli altri Comuni abbiamo comunque diffidato la Regione a procedere entro dieci giorni alla gara, altrimenti procederemo noi”.