“Una specie di felicità” credo sia un titolo davvero bello per un romanzo di uno scrittore pugliese, Francesco Carofiglio, che ancora oggi non riesce ad avere la giusta ribalta. La storia di questo ultimo pubblicato dalla casa editrice Piemme racconta le vicende di uno psicoterapeuta che si trova improvvisamente ad affrontare una situazione lavorativa particolare, deve assistere il suo professore, un astro nel campo degli studi psicologici ormai anziano e in preda ad una difficile crisi psicologica, di cui all’inizio del libro si intuisce poco. È una delle situazioni che nella vita possono accadere costringendoti a fare i conti col passato. Di recente mi è capitato di ritornare nel liceo che ho frequentato da ragazzo questa volta in qualità di commissario per gli esami di stato. È stato un periodo strano, nel mio caso non c’è stato l’incontro con ex professori, ho rivisto invece compagni di liceo ed amici che oggi fanno gli insegnanti in quella scuola. Credo di aver provato anch’io una specie di felicità, come ci capita di scoprire nelle pagine finali del romanzo di Francesco Carofiglio, quel tipo di felicità che non dipende da fattori esterni ne dagli oggetti che ti circondano ma dalla capacità che ognuno di noi da solo o con l’aiuto degli altri riesca a risolvere i grumi irrisolti, come li chiama il vecchio professore, che riguardano il nostro mondo interiore e che molte volte ci rendono profondamente infelici. Le storie raccontate da Francesco Carofiglio come è accaduto nei precedenti romanzi sono storie minime, fatti secondari della vita con un’ambientazione in questo caso medio borghese.
Bisognerebbe chiedersi cosa cerca un lettore nella narrativa, l’evasione? L’avventura? La storia d’amore? La fantasia? La verità filosofica? Il racconto storico? L’azione?
Sono tutte risposte plausibili perché in realtà non conta l’intreccio, il sistema dei personaggi, la trama, il genere o il tema affrontato ma come tutti questi elementi messi assieme possano creare quella speciale alchimia che rende la lettura di un libro un’esperienza unica che ti porta per alcune ore fuori dal mondo facendoti dimenticare tutte le piccole rogne che ogni giorno ci aggrediscono. Non ho dubbi “Una specie di felicità ” di Francesco Carofiglio questa alchimia ce l’ha!
Vincenzo Piccione