Categorie: AmbienteAperturaPoliticaRegione

Infiltrazioni mafiose, corruzione ed emergenza continua: il disastro dei rifiuti in Sicilia. M5S: “Crocetta si dimetta”. Il Pd invoca il commissariamento

Che la gestione dei rifiuti in questi anni sia stata condotta in maniera per lo meno discutibile, era chiaro a tutti. A certificarlo definitivamente, con un corredo di informazioni che aggiungono nuove ombre e nuovi elementi di preoccupazione all’opinione pubblica arriva adesso la relazione pubblicata dalla commissione parlamentare d’inchiesta alla Camera, che riguarda l’intero sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia. In quasi 400 pagine, viene descritto il ciclo rifiuti e tutto ciò che gli sta dietro: la capacità d’infiltrazione della mafia, la corruzione negli apparati amministrativi e il ricorso massiccio al sistema delle discariche.

Tutto ciò che abbiamo denunciato – afferma la capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars Angela Fotie su cui lavoriamo da anni attraverso numerosi atti parlamentari ed esposti alla Procura e alla Corte dei conti, si materializza nell’ennesima relazione scandalosa. Se questo governo avesse un minimo di decenza, dovrebbe solo dimettersi”. “Dopo circa quattro anni – aggiunge Foti – Crocetta e compagni di avventura hanno di fatto aggravato la situazione programmando solo caos. La Sicilia non può rimanere sotto sequestro ancora a lungo, vadano tutti a casa”.

Dalla relazione emerge che le criticità nel settore dei rifiuti si siano accumulate da almeno vent’anni. Al contempo i commissari hanno evidenziato come “questa pesante eredità non è stata superata dall’attuale presidente della Regione, tant’è che oggi molti territori siciliani sono invasi dal pattume”.

Non è bastato l’ennesimo commissariamento per sanare l’emergenza rifiuti – afferma l’ex presidente della commissione Ambiente all’Ars, Giampiero Trizzino -. Il governo centrale prenda atto del fallimento di Crocetta e della sua giunta. A più di un mese dall’ultima ordinanza niente sembra essere stato fatto. I Comuni sono al collasso per mancanza di programmazione, nonché degli impianti necessari ad accogliere il materiale riciclabile e quello indifferenziato”.

Il report, poi, fa le pulci ad un sistema clientelare dilagante. La commissione denuncia affidamenti di incarichi in posti cruciali, decisionali o di controllo, “effettuati senza tenere in alcun conto le competenze e le professionalità, sulla base di logiche evidentemente estranee al buon andamento della pubblica amministrazione”. Inoltre, nella relazione si parla a lungo delle immancabili infiltrazioni della criminalità organizzata attraverso il controllo degli appalti e delle attività accessorie, come il trasporto, il servizio di manutenzioni dei mezzi, lo smaltimento dei rifiuti, nonché la fornitura dei mezzi medesimi. “Insomma, una schifo senza fine”, commentano amareggiati i due portavoce del Movimento 5 Stelle.

Da tre anni monitoriamo e studiamo l’inattività della Regione, a nostro avviso voluta”. Lo dicono la deputata del M5S alla Camera Claudia Mannino e l’europarlamentare Ignazio Corrao, e concludono: “abbiamo segnalato il nostro punto di vista e spesso anche il punto di vista delle norme e delle direttive, con puntuali segnalazioni a tutti gli organi coinvolti: Commissione Europea, assessorato regionale, Ministro dell’Ambiente, commissione bicamerale d’inchiesta, Anac, Corte dei conti ed anche Procura. Ci auguriamo adesso che ognuno faccia la sua parte, nessuno può più dire di non sapere”.

La soluzione, secondo i Cinquestelle è quella di “spedire i rifiuti, nel medio periodo, fuori dalla Regione, e avviare immediatamente le gare per le piattaforme di recupero e l’adeguamento delle discariche alle prescrizioni europee“. Di diverso avviso il Pd, che attraverso la senatrice trapanese Pamela Orrù chiede il commissariamento da parte del governo nazionale, soluzione che nelle scorse settimane era stata ventilata dal sottosegretario Davide Faraone.

Dalla relazione – spiega la Orrù – si evince anche la totale incapacità di gestione, da oltre un decennio, da parte dei governi regionali e l’inerzia e l’incapacità, unita alla totale mancanza di volontà politica ed amministrativa dell’attuale governo regionale di predisporre la programmazione del ciclo integrato di gestione dei rifiuti e di portare avanti una reale pianificazione. Nella relazione si ricostruisce la presenza di un sistema di illegalità diffuso e radicato che costituisce uno dei veri ostacoli alla risoluzione delle problematiche esistenti ormai da decenni. Alla luce della condizione attuale, che va oltre l’emergenza e visto anche quanto emerso dal lavoro svolto dalla commissione Ecomafie, l’unica soluzione possibile è il commissariamento da parte del governo nazionale“.

redazione

I commenti sono chiusi.

Condividi
Tags: Angela FotiClaudia ManninoDavide Faraoneemergenza rifiutiGiampiero TrizzinoIgnazio CorraoPamela OrrùRosario Crocetta