Durante un servizio mirato, i militari della Stazione di Marsala, sotto la guida del maresciallo Francesco Barbera e coadiuvati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori di Calabria”, hanno rinvenuto nel terreno di pertinenza dell’abitazione di Giovanni Battista Manuguerra, 25enne marsalese, 9 piante di marijuana di varia statura. Il tutto è avvenuto durante una perquisizione domiciliare svolta dai militari dell’Arma dopo che, passati in quella zona, avevano avvertito il classico odore acre emanato dalle piante di cannabis.
Durante la perquisizione è stato anche rinvenuto materiale solitamente utilizzato per la pesatura ed il confezionamento della sostanza stupefacente nonché tutto l’occorrente per curare la crescita delle piante.
Per questi motivi Manuguerra è stato immediatamente condotto presso gli uffici di “Villa Araba” per gli accertamenti del caso, al termine dei quali è stato dichiarato in arresto per la coltivazione e produzione di sostanza stupefacente.
Su disposizione della Procura della Repubblica, il giovane è stato condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria in attesa del rito direttissimo da celebrarsi nei prossimi giorni dinanzi il Tribunale lilibetano.
Il numero di piante rinvenute dai Carabinieri negli ultimi due mesi, aggiornato alla luce di quest’ultima operazione, sale a più di 18mila con oltre 10 soggetti arrestati, a cui vanno aggiunte altrettante persone segnalate alla prefettura quali assuntori. Tutto ciò a testimonianza del grande impegno profuso dai militari dell’Arma per il contrasto all’intero sistema dello spaccio di sostanze stupefacenti, intensificatosi dopo l’omicidio del maresciallo Silvio Mirarchi.