Non ci sono fondi e l’Ente rischia la liquidazione, salta la stagione lirica per l’estate
Dopo 68 anni il teatro di tradizione dell’Ente Luglio musicale trapanese sta per scomparire. E’ quanto denuncia il consigliere delegato Giovanni De Santis, nipote dell’omonimo fondatore dell’Ente, che ha organizzato un incontro pubblico per sensibilizzare i cittadini su quanto sta accadendo. Stamattina, sul palco del Teatro Giuseppe Di Stefano, davanti ai giornalisti, i lavoratori e alcuni cittadini interessati, De Santis, mantenendo la riserva sui nomi e cognomi, ha svelato più di un retroscena sulla gestione del Luglio Musicale e sugli interessi economici che da diversi anni girano attorno all’ente. Grande assente il sindaco Vito Damiano, ufficialmente a Roma per un impegno al Ministero.
L’ostruzionismo dei dirigenti comunali e dei burocrati, la cattiva gestione degli scorsi anni e la volontà di insabbiare la stessa, sarebbero le cause principali che stanno portando l’ente in liquidazione per i noti problemi finanziari di cui soffre. I burocrati infatti hanno messo in discussione lo statuto dell’ente e per questo pongono degli ostacoli all’erogazione del finanziamento che aiuterebbe in parte a tamponare la situazione. Grossi sono i debiti con i fornitori ma soprattutto con i dipendenti che, secondo i sindacati, avanzerebbero circa 500 mila euro di arretrati. “Alcuni dirigenti sono riusciti persino a contestare l’approvazione dello statuto – afferma De Santis – tutto sarebbe bloccato perché la stesura del 2014 non è stata approvata del consiglio comunale, ma è dal 2009 che lo statuto non viene approvato dal consiglio comunale, allora bisognerebbe mettere in discussione 5 anni di gestione”.
“Il disegno è molto chiaro – precisa De Santis – vogliono sabotare la stagione lirica perché sanno che se questa non viene realizzata entro un certo termine – e se non si pagano alcuni conti in sospeso dallo scorso anno – il Ministero non solo revocherà parzialmente il contributo dei 380 mila euro, ma non erogherà più denaro per i prossimi due anni. E questo significa liquidare il Luglio Musicale.”
“Ciò – prosegue De Santis – significa mettere a tacere una situazione poco chiara, facendo sparire tracce documentali, che invece abbiamo già provveduto a sottoporre all’Autorità Giudiziaria”.
Il consigliere delegato parla della realizzazione, su mandato del Sindaco Damiano, di una relazione di verifica finanziario-gestionale di 650 pagine relativa alla gestione dell’Ente fra il 2011 e il 2014. Parla di gravi irregolarità, relative alla gestione economica e parla anche di Palazzo Lucatelli e di come questo sia stato acquisito (per una quota del 72%) dall’Ente Luglio semplicemente per “tappare” dei buchi finanziari.
Uno dei dossier che abbiamo presentato in Procura riguarda Palazzo Lucatelli – afferma – anche li abbiamo scontato un ostruzionismo incredibile, quando sono arrivato era in revoca il finanziamento per la realizzazione di un teatro. Il progetto inoltre era stato bocciato dalla soprintendenza ai beni culturali. Per questo progetto bocciato il comune ha speso 200 mila euro di parcelle e consulenze…”
Secondo De Santis, Palazzo Lucatelli è stato venduto al luglio musicale per un motivo ben preciso: il Luglio musicale nel 2005 aveva in cassa 729 mila euro dati dal Ministero dello sviluppo economico, finanziamento a destinazione vincolata per l’acquisto di strutture. All’Ente luglio però c’era già un buco finanziario di 1 miliardo e 400 mila euro e non avevano modo di colmarlo. Il comune ha così spostato questi stessi soldi ricevuti dalla vendita dell’immobile su un altro capitolo di spesa e li ha ridati al Luglio Musicale per pagarsi i debiti. “Questo tipo di operazione un tempo in diritto si chiamava negozio in frode alla legge – dice De Santis – ora non so che qualificazione possa avere…”
In questa operazione, il Luglio Musicale ha perso 729 mila euro, il Comune ha perso un palazzo, ma chi avrebbe dovuto rispondere personalmente di un danno erariale (a causa del buco di bilancio) si è invece salvato da questa situazione. “E’ bene che i cittadini sappiano queste cose. Ho ricevuto minacce, ruote bucate, massi sui tetti, una croce capovolta sul portone di Palazzo Lucatelli, insomma un arsenale di piccole e grandi minacce che in altri contesti avrebbero classificato come mafia. Se la procura scoprirà tutto questo fra 8/10 mesi sarà già tardi per il Luglio Musicale, io posso aver sbagliato in buona fede sull’incarico dato a Nola (l’architetto che ha riprogettato un polo museale e una libreria a Palazzo Lucatelli, ndr) , ma quest’ultimo ha offerto la sua consulenza in maniera gratuita, piuttosto vadano a cercare quelli che hanno preso 200 mila euro per consulenze su un progetto già bocciato”.
De Santis poi si è appellato ai cittadini affinché facciano pressione sui consiglieri comunali, affinché sblocchino questa situazione e permettano all’Ente Luglio Musicale di sopravvivere dal momento che “è un teatro di qualità che ci invidiano in tutto il mondo“.
Nel frattempo il tempo stringe e manca una settimana all’erogazione del finanziamento da parte del Comune. La stagione lirica sembra essere saltata, e nella migliore delle ipotesi slitterebbe ad ottobre. Restano in piedi il concerto di “Noa” in programma il 17 luglio, la rassegna “Inchiostro d’Autore” e altri micro eventi organizzati con grande sforzo dall’Ente. “La palla adesso passa ai cittadini – dice De Santis – e alla loro volontà di mantenere un’istituzione culturale importante come questa“. Nel frattempo dal “pubblico” è giunta la proposta di organizzare una raccolta firme e alcuni artisti del Conservatorio “Scontrino” hanno annunciato un flash mob nei prossimi giorni davanti palazzo D’Alì, per sensibilizzare le istituzioni.
Audrey Vitale