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Processo per voto di scambio ad Alcamo: domani l’esame di Papania e Ciccia

Riprenderà nella mattinata di domani, al tribunale di Trapani, il processo per voto di scambio concernente le elezioni amministrative del 2012 nel quale sono imputati l’ex senatore del PD Nino Papania e il suo ex assistente parlamentare Massimiliano Ciccia. Nell’inchiesta sono coinvolti anche Giuseppe De Blasi, Leonardo De Blasi, Leonardo Vicari e Giovanni Renda

A più di due mesi di distanza dalla sentenza di condanna per concorso in voto di scambio, emessa dal tribunale di Trapani nei confronti dell’ex senatore Nino Papania e del suo braccio destro Massimiliano Ciccia, si svolgerà domani mattina, davanti al giudice Messina, l’esame di entrambi gli imputati nell’altro filone del processo scaturito a seguito delle investigazioni sull’attentato alla segreteria politica di Nino Papania e che diedero vita alla cosiddetta inchiesta “Bomba Carta”. Secondo quanto emerso dalle intercettazioni, ad Alcamo era stato messo su un vero e proprio sistema di accaparramento dei voti necessari alla elezione del candidato sindaco Sebastiano Bonventre, appoggiato proprio dall’ex senatore del PD e dal sindaco uscente Giacomo Scala, per sconfiggere il rivale Niclo Solina sostenuto, invece, dal movimento Alcamo Bene Comune. Le elezioni comunali del 2012 si conclusero con la vittoria, per soli 39 voti, del primo dei due contendenti. La macchina attorno alla quale si era creata la raccolta dei voti, sorta sotto l’egida di Nino Papania, nel frattempo, era finita sotto la lente degli investigatori. Di seguito riportiamo una delle intercettazioni ambientali effettuate il giorno dopo il primo turno delle amministrative, di cui sono protagonisti alcuni dei principali imputati nel processo: Giuseppe De Blasi, Leonardo De Blasi, padre di Giuseppe, Leonardo Vicari e Giovanni Renda.

INTERCETTAZIONE DELL’8 MAGGIO 2012

DE BLASI GIUSEPPE: Minchia Bonino, “cavaddu frescu”…io penso che Papania sia freddo con noi…

DE BLASI LEONARDO: Perché è freddo?

DE BLASI GIUSEPPE: Ma che ne so…

DE BLASI LEONARDO: Papania?

DE BLASI GIUSEPPE: Poco fa ci ha salutato freddo, freddo…

DE BLASI LEONARDO: Come ha salutato…che minchia vuole da noi?…se quelli non ne hanno voti, che minchia…noi altri i voti glieli abbiamo portati…là…(incomprensibile)…qua c’è la lista…

DE BLASI GIUSEPPE: Per me questo prende per il culo a tutti, a me, a te, a tuo padre ed a tutti…

DE BLASI LEONARDO: La minchia prende per il culo a tutti…digli che fa la prova…

DE BLASI GIUSEPPE: Dice “Che vuoi Nardino…io sono il senatore e tu non mi puoi toccare”…così ti dice…

DE BLASI LEONARDO: Come?…

DE BLASI GIUSEPPE: “Sono un senatore e tu a me non mi puoi toccare…”

DE BLASI LEONARDO: Sì, non mi puoi toccare…la minchia…

DE BLASI GIUSEPPE: Ora ti faccio bordello al campo e dappertutto…

DE BLASI LEONARDO: È logico…meglio che non ne fa squadra…nooo…lui la prima cosa che deve fare è sistemare noi due…

DE BLASI GIUSEPPE: È da vedere…

DE BLASI LEONARDO: E poi si vede…

DE BLASI GIUSEPPE: A Vito D’Angelo gli ha promesso “posti”, a Milito, a quello dell’ospedale, gli ha promesso quattro “posti”.

DE BLASI LEONARDO: Agli altri non gli dà niente, a Scibilia ed agli altri non gli dà nulla…Scibilia che voti ha preso, quanti voti ha preso Scibilia?…

DE BLASI GIUSEPPE: Duecento voti…

DE BLASI LEONARDO: Duecento voti ha preso? E sale con duecento voti?…

Nino Papania

Come suddetto, vi è stata già una sentenza emessa nell’altro processo per voto di scambio, svoltosi con rito abbreviato il 21 aprile di quest’anno, che ha condannato Papania e il suo ex assistente parlamentare Massimiliano Ciccia a 8 mesi di reclusione e 400 euro di multa. Mentre bisognerà ancora attendere per conoscere l’esito del procedimento ordinario, scelto dall’ex consigliere comunale Antonino Nicolosi insieme a Giuseppe Milana per difendersi dalle medesime accuse. Il 2016 è un anno segnato da diversi giudizi pendenti e non che dovrebbero far luce su quanto accaduto durante le amministrative del 2012 segnate da un clima elettorale esacerbato. Infatti, un altro risultato venuto fuori di recente dalle aule dei tribunali riguarda la sentenza di condanna, emessa il 12 maggio scorso, per diffamazione continuata nei confronti dell’ex primo cittadino, Sebastiano Bonventre, il quale durante il comizio di chiusura della campagna elettorale aveva lanciato delle pesanti accuse al suo rivale, l’avvocato Niclo Solina. Il giudice ha stabilito nei confronti di Bonventre mille e 500 euro di multa, 2 mila euro di risarcimento a Solina e il pagamento delle spese legali. Ma un’altra avventura processuale è appena iniziata per l’ex leader di ABC, a cui il destino sembra aver riservato, allo stato attuale, più soddisfazioni nelle battaglie processuali che in quelle politiche.

Niclo Solina

Infatti, il 9 giugno scorso si è tenuta un’altra udienza per diffamazione a mezzo stampa in cui sono coimputati Giacomo Scala, ex primo cittadino, e il giornalista Baldassare Carollo. Durante la campagna elettorale del 2012 i due soggetti registravano insieme uno spazio elettorale autogestito messo in onda dall’emittente televisiva locale “Alpa1”, consistente in una intervista nella quale Scala sosteneva che i due cognati dell’allora candidato a sindaco Niclo Solina, entrambi costituitosi parte civile nel processo, avevano trovato occupazione lavorativa presso gli istituti bancari della città solo per raccomandazione e clientelismo politico, e aveva definito lo stesso Solina come uno dei “clients più affezionati” per essere stato destinatario di diversi incarichi legali da parte del Comune di Alcamo. In realtà, l’avvocato Solina è un legale fiduciario del gruppo assicurativo Generali che generalmente viene indicato dalla compagnia nelle cause promosse contro il Comune. Scala e Carollo, comunque, hanno chiesto al giudice di essere “messi alla prova”, ovvero, di svolgere attività sociali e di pubblica utilità come alternativa al processo. La decisione per verificare il programma rieducativo e il risarcimento del danno verrà resa pubblica il prossimo 4 ottobre.

Linda Ferrara

redazione

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