18.00 – Da domani Marsala tornerà a conferire i propri rifiuti a Lentini, fino al 31 luglio. Questo pomeriggio la conferma giunta dalla Regione al sindaco Alberto Di Girolamo: “E’ una soluzione che ci dà un po’ di ossigeno per questo mese. Le pressioni che abbiamo fatto, fortunatamente, hanno dato i loro frutti. Ci hanno detto che hanno fatto uno strappo perchè abbiamo una differenziata vicina al 50%. Proprio per questo, torneremo a chiedere ai cittadini di fare quanta più differenziata possibile, a partire dai prossimi giorni”. Lo scorso week end era stato molto complicato per Marsala. Con il via libera incassato da Palermo, la situazione dovrebbe normalizzarsi nel giro di qualche giorno. “In Sicilia stiamo attraversando una situazione di grande difficoltà – commenta l’assessore ai servizi del Comune di Marsala Agostino Licari – per responsabilità di una Regione che per decenni è rimasta immobile e ora sta cercando di travolgere i Comuni, anche i più virtuosi, come Marsala, che ha una differenziata vicina al 50%. Abbiamo fatto di tutto per mantenere il decoro rispetto a quanto sta accadendo nei Comuni limitrofi. Abbiamo lavorato con forza affinchè il nuovo Piano rifiuti venisse approvato al più presto perchè siamo davvero convinti che il porta a porta spinto sia la soluzione migliore per ridurre la dipendenza dalle discariche, che adesso sono pronte a smistare i rifiuti all’estero con un ulteriore aggravio per i cittadini siciliani. Il nostro piano dimezza i rifiuti e dimezza la percentuale che si porta in discarica. Proprio per questo, invitiamo i cittadini ad essere quanto più virtuosi possibile“.
Nel frattempo la Regione ha bocciato la proposta avanzata durante l’incontro in prefettura di venerdì di utilizzare la stazione di trasferenza di Alcamo per smistare una parte dei rifiuti e alleggerire il peso su Borranea. “Non sono arrivate le notizie risolutive che ci aspettavamo – spiega il sindaco di Campobello Giuseppe Castiglione -. Proprio per questo un gruppo di sindaci sta preparando un esposto alla Procura in merito al disastro sanitario che si sta verificando nelle nostre città”.
Durissima la nota inviata agli organi di stampa dal sindaco di Mazara Nicola Cristaldi:
“Con la presente si richiama e si intende integralmente trascritta la ns. nota prot. 43905 del 2 luglio 2016 e si significa ancora una volta, e sono diverse le note già trasmesse, la grave situazione igienico-sanitaria nel territorio cittadino a causa delle difficoltà di conferimento presso la discarica di Trapani, gestita dalla Trapani Servizi S.p.A., con tempi di attesa di almeno 2 giorni per l’ingresso di ogni singolo mezzo. Tali difficoltà hanno prima rallentato e poi bloccato la raccolta dei rifiuti stante che tutti i mezzi pieni sono in attesa di poter conferire. Purtroppo senza riscontro tutte le nostre note di merito hanno richiesto agli Organi Regionali, che hanno esclusiva competenza, l’individuazione di altro sito di conferimento finale dei rifiuti alternativo ovvero integrativo che permetta di poter eliminare il pericolo igienico-sanitario e di regolarizzare la raccolta dei rifiuti. Nessuna delle nostre note e richieste hanno sortito effetti o attività da parte degli Organi preposti, determinando la giacenza per strada circa 500 tonnellate di rifiuti (destinati a crescere di giorno in giorno) stante l’impossibilità a conferire nemmeno la produzione quotidiana dovuta alla fila dietro i cancelli della discarica che costantemente è di circa 50 mezzi. Essendo i tempi di scarico di circa 30 min. a mezzo, l’ultimo della fila dovrà attendere 25 ore lavorative (oltre 2 giorni). Ad appesantire il quadro disastroso sono le altissime temperature registrate in questi giorni che provocano l’accrescimento di liquami e miasmi oltre che il proliferarsi di insetti, ratti, parassiti. Questa amministrazione comunale ha già posto in essere tutti gli atti e tutte le azioni tali da tentare il contenimento della crisi che ha raggiunto livelli non più tollerabili. Diverse sono le segnalazioni di cittadini che sono costretti a ricorrere alle cure sanitarie del pronto soccorso e la chiusura di esercizi commerciali vicini le zone di giacenza dei rifiuti. La situazione sta degenerando anche in merito all’ordine pubblico stante che sono ormai all’ordine del minuto le segnalazioni di incendi della spazzatura. Non di poco conto è l’enorme spesa che si sta affrontando per reperire quanti più mezzi possibili e porre in essere tutte le attività necessarie a tentare di eliminare lo stato di emergenza. Considerato che null’altro è nelle competenze dell’amministrazione comunale si evidenzia che se non saranno individuate immediate soluzioni da parte degli Organi competenti la situazione andrà ad aggravarsi con conseguenze irrimediabili di natura igienico-sanitarie e di ordine pubblico“.
Una lunga fila di camion che attendono il loro turno per scaricare. Un’aria nauseabonda e una nutrita presenza di insetti e gabbiani che, come in una danza, volano intorno ai cumuli di rifiuti. Questo lo scenario che stamattina accoglie chi si presenta davanti all’ingresso della discarica di Borranea.
Il fine settimane non ha regalato nessuna novità agli amministratori dei Comuni che stanno conferendo i propri rifiuti nel sito di proprietà della Trapani Servizi dopo che nell’incontro tenutosi venerdì in prefettura i sindaci avevano espresso tutta la loro esasperazione al dirigente regionale Maurizio Pirillo, minacciando eclatanti azioni di protesta se entro lunedì non fossero arrivate notizie confortanti da Palermo.
“Siamo in fila da sabato e se tutto va bene riusciremo a scaricare domani pomeriggio”, ci racconta l’autista di un mezzo che trasporta i rifiuti dal Comune di Alcamo. “Abbiamo sette compattatori, ma al momento non ce n’è uno utilizzabile. La situazione è sempre stata difficile, ma da due settimane a questa parte è diventata drammatica. Non eravamo mai arrivati a questo livello. Questa discarica non può accogliere i rifiuti di 28 Comuni”. Ogni autista resta in fila sotto il sole tra le 6 e le 8 ore, finchè non arriva un collega a dare il cambio. I turni cominciano alle 6 del mattino e si concludono alle 20, con la chiusura della discarica. Poi i mezzi tornano nelle città di appartenenza per rimettersi in fila l’indomani mattina. Attualmente, ci sono 55-60 camion in elenco che attendono il loro turno (ma nei giorni scorsi si è arrivati anche a una lista di attesa superiore a 70 unità). Quando finalmente tocca a loro, salgono nella parte alta della discarica ed effettuano le operazioni di scarico, che durano circa mezz’ora. Fa eccezione il Comune di Trapani, i cui mezzi passano davanti agli altri senza attendere alcun turno: una condizione posta dall’amministrazione del capoluogo in cambio della disponibilità data agli altri Comuni per scaricare a Borranea.
Se è vero che molti Comuni del trapanese sono sull’orlo dell’emergenza sanitaria, resta da capire cosa succederà per Marsala, che fino al 30 giugno era autorizzata a conferire a Lentini e che adesso dovrebbe aggiungersi alle città che portano i propri rifiuti a Borranea. In realtà l’amministrazione Di Girolamo, come evidenziato anche nel corso dell’incontro in prefettura, ha chiesto ufficialmente di poter tornare a conferire a Lentini ed entro oggi attende una risposta dalla Regione. Nel fine settimana i mezzi dell’Energetika Ambiente (ex Aimeri) hanno prelevato i rifiuti del centro e stamattina anche quelli delle isole ecologiche di Amabilina, Signorino e Salato, senza però scaricarli. In mancanza di novità dovrebbero portarli a Borranea mercoledì. Se in giornata dovesse arrivare il via libera per Lentini, si tornerebbe alla procedura seguita fino alla scorsa settimana. Si tratta di una soluzione un po’ più costosa in termini assoluti, ma che resta preferibile per scongiurare il rischio che anche a Marsala possa registrarsi un brusco rallentamento delle operazioni di raccolta che nel giro di qualche giorno porterebbe a uno scenario molto simile a quello che sta mettendo in ginocchio altri centri del territorio, che presentano cumuli di rifiuti sparsi in centro, nelle contrade o nelle frazioni balneari.