“Il Canale di Sicilia è un serbatoio inesauribile di reperti artistici ed archeologici. Quest’ultimo ritrovamento è la dimostrazione della obbligatorietà della realizzazione di un progetto basato sulla scoperta e sul ritrovamento di testimonianze del passato che possono essere il futuro economico della nostra isola. Motivo di orgoglio inoltre è l’apprendere che anche questo reperto, che si aggiunge al più famoso Satiro, è dovuto all’attenzione dei nostri marinai, confermando l’attitudine degli operatori della pesca al rispetto dei tesori nascosti in fondo al mare”.
Questo il commento del sindaco di Mazara Nicola Cristaldi, in seguto alla notizia del ritrovamento di un oggetto bronzeo nel Canale di Sicilia. Circa 60 centimetri di lunghezza e dalla forma non ancora ben definita, il reperto è stato pescato dal motopeschereccio GiSteRoDa della famiglia Ingargiola, durante una battuta di pesca nel Mediterraneo e consegnato dall’armatore dell’imbarcazione al Museo del Satiro che a sua volta ha avvisato la Soprintendenza del Mare.
“Il reperto sarà adesso trasferito presso i laboratori di Trapani per essere sottoposto al restauro e solo dopo – ha dichiarato l’archeologa Oliveri della Soprintendenza del Mare – sapremo essere più precisi sul tipo di oggetto ripescato e al periodo risalente. Al termine delle operazioni di restauro il Soprintendente, Sebastiano Tusa, rilascerà un comunicato ufficiale sulla scoperta. Teniamo presente che il Mar Mediterraneo – ha concluso l’archeologa –, e il Canale di Sicilia in particolare, si conferma mare ricco di reperti dal valore inestimabile”.