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Esper: “Abbiamo subito un linciaggio mediatico. Ma da noi nessuna entrata a gamba tesa sul Consiglio comunale”

Ancora un nuovo capitolo dell’ormai lungo carteggio tra i consiglieri comunali marsalesi e la Esper. Dopo una prima nota della società torinese, a cui avevano replicato il segretario comunale dell’Udc Giovanni Sinacori e il movimento Futuro per Marsala con due comunicati distinti, la Esper ha inviato una nuova nota agli organi di stampa che, probabilmente, chiude la querelle con i consiglieri, anche se il comunicato dell’ufficio stampa Sergio Capelli parla di un “linciaggio mediatico” che la società torinese avrebbe subito da parte di alcuni soggetti. Nel frattempo, come abbiamo raccontato, il Consiglio comunale ha approvato il piano rifiuti redatto dalla Esper, ponendo fine a un dibattito che ha caratterizzato i lavori consiliari per diverse sedute.

Nel corso del Consiglio comunale che si è tenuto in data odierna (per chi legge martedì ndr) alcuni Consiglieri hanno probabilmente equivocato il senso del comunicato stampa recentemente diffuso dalla ESPER in cui è stato semplicemente chiarito che non corrispondeva al vero l’informazione che dava per assodata e verificata la notizia secondo cui “i progettisti della ESPER non sono ingegneri”. La diffusione di tale falsa notizia, se non fosse stata smentita, avrebbe ulteriormente avvelenato il clima della discussione che nelle ultime settimane ha accompagnato l’esame del Piano di Intervento da parte del Consiglio comunale di Marsala, facendo credere ai consiglieri che ESPER non fosse legittimata a redigere tale Piano ed inducendo i lettori del comunicato a credere che ESPER non avesse i titoli o le necessarie esperienze per svolgere tale compito.

Fino a quel momento avevamo esclusivamente accettato e risposto nel merito ad ogni critica relativa alle soluzioni tecniche che caratterizzano il Piano di intervento di Marsala, ma questa volta l’autore della diffusione ad alcuni consiglieri comunali di tali assurde affermazioni ha perfino chiesto che le stesse accuse non gli venissero attribuite pregando gli incolpevoli destinatari “… di non attribuire a me queste cose…”.

Quindi per responsabilità non certo riconducibili al consigliere comunale Coppola, che ha semplicemente assunto per veritiere tali affermazioni, è stata ulteriormente alimentata la campagna di discredito mediatico in atto a Marsala da alcune settimane a danno della ESPER che si è basata finora su affermazioni che si sono rivelate sempre puntualmente false e pretestuose.

Rammentiamo che nelle ultime tre settimane ESPER è stata fatta oggetto di un vero e proprio linciaggio mediatico da parte di alcune testate giornalistiche e di alcune persone che sono già state chiamate a rispondere nelle sedi opportune delle loro rispettive responsabilità. Si è partiti semplicemente dalla diffusione di notizie non veritiere sul Piano che avrebbe assurdamente fatto crescere i costi del servizio di raccolta e spazzamento di tre milioni all’anno (affermazioni semplicemente smentite dagli stessi dati contenuti nel piano che altre testate fortunatamente hanno diffuso integralmente). Sulla stessa testata che diffondeva informazioni errate sul Piano sono state poi diffuse informazioni altrettanto false secondo cui ESPER prepara bandi di gare che, secondo il diffamatore, vedevano vincere sempre la società Tradeco. Ma l’autore di tale diffamazione dovrà spiegare come si concilierebbe tale presunto rapporto privilegiato della Tradeco con la nostra società visto che proprio ESPER ed il Comune di Cassano hanno denunciato alla procura di Bari la Tradeco dopo aver scoperto e documentato un episodio di consegna di sacchetti marchiati come biodegradabili ma che in realtà non lo erano affatto.

La stessa testata ha poi accostato il nome di ESPER ad una vicenda giudiziaria consumatasi in quel di Terlizzi il cui stesso consigliere comunale promotore della denuncia ha ritenuto doveroso evidenziare pubblicamente che la ESPER non risulta assolutamente coinvolta nelle vicende che hanno indotti i consiglieri a presentare tale denuncia. In ultimo si è più volte alluso all’ipotesi teorica secondo cui ESPER abbia interesse al difendere il proprio lavoro (come se fosse strano che un ente tecnico voglia evidenziare la correttezza del proprio operato!) perché in qualche modo avrebbe già ottenuto garanzie su incarichi futuri di direzione tecnica alludendo ad un ipotetico mancato effettivo rispetto del proprio codice etico, con cui i tecnici della ESPER si sono autoimposti di non poter assumere incarichi da parte dei soggetti che possono partecipare alla gare predisposte (senza considerare minimamente che in dieci anni di attività la ESPER ha sempre dimostrato in ogni sede di aver sempre messo in atto tale codice etico senza alcuna eccezione).

Proprio a tale stillicidio di menzogne era rivolta la citazione di Sant’Agostino contenuta nel precedente comunicato, non certo alle dichiarazioni del Consigliere Coppola a cui va la nostra sincera riconoscenza per aver dato l’occasione alla ESPER di poter chiarire la questione all’intero consiglio comunale facendo così comprendere a tutti la totale inattendibilità della fonte di tali affermazioni che è già stata denunciata nelle sedi competenti. Ci teniamo a precisare come non sia mai stata intenzione della ESPER “entrare a gamba tesa” sull’operato e sulla libera espressione di qualsiasi consigliere comunale. Siamo un ente tecnico, e come tale abbiamo ben chiari i confini della nostra azione. Se le nostre parole hanno dato adito a fraintendimenti in tal senso, ne siamo sinceramente rammaricati. Restando sempre disponibili per chiarimenti tecnici sul piano redatto ribadiamo che non verranno tollerati ulteriori tentativi di infangare l’immagine e l’operato della ESPER per i quali i rispettivi responsabili risponderanno presso le sedi competenti secondo la propria distinte responsabilità personale.

Sergio Capelli, Responsabile Ufficio Stampa ESPER

redazione

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