E’ dura la reazione del sindaco di Partanna Nicolò Catania alla decisione da parte della Regione di commissariare i comuni siciliani che non hanno ancora approvato il bilancio di previsione 2016 ed il rendiconto relativo all’anno 2015.
“Così – afferma Catania – ci troviamo per l’ennesima volta di fronte ad una Regione che affronta i delicatissimi problemi degli enti locali, sia finanziari che legati alla gestione del personale, in particolare quello precario, sia la gestione dell’acqua e dei rifiuti in maniera cieca e con un atteggiamento formale e burocratico. Da tale insensibilità dei nostri Governanti – aggiunge Catania – viene fuori la responsabilità dei sindaci costretti a rispondere per colpe altrui. Ci troviamo, precisa Catania, di fronte all’assurdo per cui si consente ad altri livelli di scaricare sui primi cittadini la responsabilità di non avere chiuso in tempo con lo Stato e soprattutto di non avere rappresentato in tempi utili e debitamente al governo nazionale le peculiarità delle esigenze territoriali della Sicilia. E cosa fa la Regione, che poco meno di un mese fa ha messo gli enti locali con le spalle al muro tra scegliere di non approvare i bilanci o dichiarare il dissesto, invia i commissari per temporeggiare, con un immane costo per gli enti locali. Questa risposta della Regione – aggiunge il Sindaco – è la prova della grave crisi istituzionale e dell’incapacità dei nostri governanti di gestire il sistema sociale ed economico creando solo povertà, disoccupazione ed una qualità di servizi degna di un paese in via di sviluppo. Siamo di fronte all’ennesima mortificazione delle autonomie locali e dei diritti dei cittadini siciliani – conclude Catania invitando i Sindaci a chiudere le porte ai commissari inviati dalla regione – Basta con le mortificazioni!”.