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L’Odissea raccontata da Lo Cascio chiude il Festival Florio 2016

Festival Florio 2016 chiude con il grande attore e regista palermitano Luigi Lo Cascio, che salirà sul palco domani 26 giugno alle 21.30, per l’ultimo reading, relativo al 7° libro dell’Odissea, sempre con il Commento musicale dell’Ensemble residente, il Sax Solum Quartet. E’ l’occasione per incontrare ed applaudire, nella splendida cornice di Palazzo Florio, uno degli attori italiani più apprezzati.

Luigi Lo Cascio si diploma al liceo classico Garibaldi di Palermo. Subito dopo si iscrive alla facoltà di medicina, ma dopo qualche tempo l’abbandona folgorato dal teatro. Nel 1992 si diploma all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico con un saggio su Amleto, diretto dal Maestro Orazio Costa.Dopo aver recitato in due lavori classici: “Margherita Gautier” e “Romeo e Giulietta”, diretti da Giuseppe Patroni Griffi, ed essersi fatto notare in un “Aspettando Godot” messo in scena da Federico Tiezzi, comincia una carriera, teatrale e poi cinematografica, intensa e brillante. Nel giro di pochi anni è diretto da registi quali Carlo Quartucci in “Ager Sanguinis”, Elio De Capitani in “La sposa di Messina”, Roberto Guicciardini ne “La morte di Empedocle”, “La figlia dell’aria”, “Il figlio di Pulcinella”, e da Carlo Cecchi in due straordinari allestimenti di “Amleto” e del “Sogno di una notte di mezza estate”. È nipote dell’attore Luigi Maria Burruano. Come ha ammesso lo stesso Lo Cascio durante un’intervista a “Parla con me”, fu proprio lo zio a consigliarlo a Marco Tullio Giordana per il ruolo di Peppino Impastato ne “I cento passi”.

redazione

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