L’Architects meet in Selinunte, il Meeting Interazionale di Architettura, prenderà via domani e si concluderà il 25 giugno. Giunta alla sesta edizione, quest’anno sarà ricca di novità, grandi eventi, premi importanti, includendo anche il Workshop “Santa Margherita del Belice Summer School 2016”. Quest’ultimo, si occuperà della riqualificazione urbana ed architettonica della città belicina: gruppi di studio formati da tutor lavoreranno sulla progettazione dei centri principali della città colpita dal terremoto del ’68. Domani la manifestazione inizierà al Selinus di Castelvetrano con una serie di interventi in cui verranno presentati tutti i migliori progetti completati nel 2015 e che saranno realizzati entro il 2017. Tra questi, il già attivato Progetto del Mercato di piazza Stadio a Marsala, realizzato dall’architetto lilybetano Antonio Mauro che, attraverso la proiezione di un film da lui realizzato con gli illustratori e videomaker Gaspare Zichittella e Lorenza Tieri e con la collaborazione dell’architetto Rossella Tumbarello, spiegherà l’opera. “A parte le constatazioni puramente tecniche della struttura – ha affermato Mauro – dirò come, nel rispetto dei soldi spesi nell’opera, che serve per la riqualificazione urbana dell’area Stadio e per il recupero sociale di quei luoghi, io non abbia avuto le giuste aspettative dall’opera compiuta. Non è stato rispettato quel senso di civiltà di un popolo. Sono state disattese peraltro, le peculiarità della struttura stessa che non ha rispettato quello che è il sale del progetto esecutivo”. Una critica costruttiva nei confronti dell’Amministrazione, quella del professionista marsalese, che il 24 sera – dopo la consegna del Premio Internazionale “Zaha Hadid” all’architetto francese Odile Decq – sarà impegnato nello “Spettacolo di luci al parco” ideato dallo stesso Mauro. “Sarà dedicato alla storia delle Cave di Cusa – ha detto infine -. Attraverso il racconto di un viaggio temporale narreremo il passaggio di tre momenti: estrazione della materia arenaria, addizione nonché costruzione dei templi, contemporaneità; tutto ciò poi finisce nei segni grafici delle sculture di Arnaldo Pomodoro”.