Con una nota indirizzata al sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, il consigliere Arturo Galfano del gruppo consiliare Cambiamo Marsala, lamenta la situazione che si è venuta a creare, a suo dire, a causa dell’assenza totale della deputazione marsalese all’Assemblea Regionale Siciliana. “Si rischia – afferma il vice presidente di Sala delle Lapidi – di sminuire l’importanza storico culturale delle nostre aree archeologiche vanificando tutto il lavoro svolto negli anni passati, anche dall’attuale Consiglio comunale”. Arturo Galfano nella sua argomentata nota, racconta comeiIl Parco archeologico di Lilibeo – Marsala si configuri sia come parco urbano sia come parco a “rete”, nel quale ogni singola area archeologica costituisce una tappa del percorso all’interno dell’antica città punica che ha nell’area di Capo Boeo il polo più esteso e significativo. “Con Decreto dell’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana – continua Galfano – è stato individuato il Parco Archeologico di Lilibeo – Marsala e nelle more della ricostituzione del Consiglio Regionale dei Beni Culturali e Ambientali, tenuto ad esprimere parere che con successivo decreto, si doveva provvedere alla istituzione del Parco”. Secondo il Consigliere comunale tutto ciò sarebbe stato “…il giusto riconoscimento dei nostri siti archeologici e avrebbe consentito migliori condizioni di fruibilità a scopi scientifici, sociali, economici e turistici. Invece, nello scorso mese di marzo, al fine di ridurre del 30% le postazioni dirigenziali con la conseguenziale riduzione della spesa pubblica, il Presidente della Regione Rosario Crocetta ha predisposto lo schema per la rimodulazione dell’assetto organizzativo dei Dipartimenti Regionali che prevede l’istituzione dei Poli Museali e in particolare per quanto ci riguarda la creazione del “Servizio Polo Regionale di Trapani e Marsala per i siti culturali Parco Archeologico di Lilibeo. Museo Agostino Pepoli” dove verrebbero accorpati, con decorrenza 1 luglio 2016, tutti i musei dell’intera provincia come Marsala, Trapani, Mazara”. Insomma il Parco di Marsala perderebbe una sua indipendenza a favore di una accorpamento con altre entità che operano nello stesso settore.