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Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina: arrestati due africani

Un egiziano e un somalo sono stati arrestati dalla sezione criminalità straniera della Squadra Mobile di Trapani, in collaborazione con la Guardia di Finanza. Si tratta del 45enne Sultan Faisal Mansour e del 18enne Mohamed Ali Adam, accusati di favoreggiamento aggravato all’immigrazione clandestina. I fatti sono riferibili allo scorso 18 maggio e allo sbarco della nave Dignity I di “Medici senza frontiere” presso il Molo Ronciglio del Porto di Trapani. A bordo dell’imbarcazione 435 migranti di varia nazionalità, (in particolare ivoriani, somali, maliani, gambiani, senegalesi, eritrei, sudanesi, egiziani, liberiani e della Guinea), soccorsi due giorni in tre distinti eventi “S.A.R.” (di “ricerca e salvataggio”) preso atto che si trovavano a bordo di due gommoni ed un natante in legno.

Giunti al porto di Trapani, i migranti sono stati prima sottoposti a visite mediche e successivamente trasferiti presso l’hotspot di Milo per le dovute procedure d’identificazione. Qui, sin da subito, il personale della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza ha svolto un’attività info-investigativa volta ad acquisire informazioni utili all’individuazione di possibili favoreggiatori all’immigrazione clandestina.

Mohamed Ali Adam

Sultan Faisal Mansour

Con particolare riferimento al secondo evento S.A.R. sono stati sentiti numerosi testimoni che hanno riferito di essere partiti dalla Libia, dopo aver pagato, per lo stesso viaggio, centinaia di dinari cadauno ad intermediari dell’organizzazione libica. Gli stessi migranti hanno dato versioni univoche riguardo le fasi del viaggio, fornendo descrizioni in sostanza sovrapponibili di coloro che avevano condotto l’imbarcazione in legno. Alla luce di ciò è stato individuato un cittadino egiziano, successivamente identificato in Sultan Faisal Mansour come colui che aveva condotto l’imbarcazione dalle coste libiche fino al momento del soccorso; ed un cittadino somalo, successivamente identificato in Mohamed Ali Adam, come colui che collaborava l’egiziano, con il ruolo particolare di motorista ed assistente di rotta. Al termine di una laboriosa e complessa attività d’indagine, sostenuta dalla paziente collaborazione di alcuni mediatori culturali in servizio presso l’ufficio immigrazione di Trapani, si è completata la ricostruzione di quanto accaduto. Al contempo è stato sequestrata ad uno dei due scafisti la somma di 1000$ americani che, come ricostruito, alcuni faccendieri libici avevano consegnato per il servizio prestato.

Sultan Faisal Mansour e Mohamed Ali Adam sono stati quindi posti in stato di fermo, sussistendo un imminente pericolo di fuga. Al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Trapani a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.

redazione

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