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Si presenta il Bio-Distretto, lunedì la firma dello Statuto a Petrosino. “Promuovere i prodotti del territorio”

Salvaguardia delle produzioni locali e dell’ambiente, ecosostenibilità e promozione del territorio partendo dal biologico. Questo è l’intento che ha trovato d’accordo ben 19 comuni della Provincia al fine di creare il Bio-Distretto territoriale in cui il comune capofila è Petrosino. La conferenza stampa di presentazione dell’ambizioso progetto – oltre che del Simposio del Biologico che si terrà a Petrosino dal 29 al 31 maggio – ha visto presenti oltre al sindaco Gaspare Giacalone e all’assessore Luca Badalucco, anche altri rappresentanti delle amministrazioni coinvolte, ma si registra la grande assenza della vicina Marsala. “E’ un percorso che è iniziato due anni fa – ha detto Giacalone -. Pian piano siamo cresciuti, abbiamo raccolto consensi, abbiamo condiviso modalità di azione ed obiettivi ed abbiamo capito che la direzione è la promozione della cultura biologica e delle aziende del settore che operano sul territorio, oltre che la sensibilizzazione dei consumatori, dobbiamo fare apprezzare i prodotti sani delle nostre terre”.

Già lo scorso anno venne firmato un Protocollo d’Intesa ma è il 30 maggio prossimo che si procederà alla firma ufficiale dello Statuto tra tutti i comuni aderenti, che così entreranno a far parte di un circuito che permetterà loro di mettere in rete le risorse culturali, naturali e produttive. Un circuito in cui le aree geografiche interessate potranno essere competitive a livello nazionale ed internazionale. Il sindaco di Vita, Filippa Maria Galifi, ha posto l’accento su tre aspetti del Bio-Distretto: “Culture bio raggruppate per territorio, certificazione per lanciare il bio siciliano in altri mercati e garanzie alle aziende che non hanno, da sole, le potenzialità soprattutto economiche”. Ed in effetti, si pensi alla ricca produzione delle nostre uve bio: la vendita deve ancora allinearsi ai tanti quantitativi prodotti. “Partiamo dalle scuole per far conoscere le attività del Bio-Distretto”, ha fatto sapere l’assessore Maniscalco del comune di Poggioreale, che ha poi dichiarato: “Con un mercato forte non avremmo più bisogno del sostegno regionale”. Una grande verità è stata affermata dall’assessore Pisciotta di Campobello: “La nostra economia si basa sul settore primario per cui il nostro obiettivo deve essere quello di puntare sui prodotti della nostra terra e frenare l’inquinamento. Dobbiamo pensare chi siamo oggi e a chi dobbiamo lasciare il domani”.

Di cibo sano e di una migliore qualità della vita, ha parlato l’assessore petrosileno Badalucco, motore di tutta l’imponente iniziativa: “Nell’ultimo trentennio abbiamo assistito ad un aumento della produzione “grazie” a piante geneticamente modificate e con l’apporto forzato di fitofarmaci. Una strada assolutamente sbagliata”. Presenti anche AIAB che mette insieme i bio-distretti italiani e Città del Bio, la dottoressa Dora Vernazza che curerà il Simposio ed il dottor Nino Galfano che ha collaborato al progetto. Per quanto riguarda le imprese coinvolte nel Distretto, così si è espresso il sindaco Giacalone: “Al momento abbiamo dei partners pronti a formalizzare la loro presenza, ma questo è un secondo livello. Procediamo a piccoli grandi passi”. In occasione della firma dello Statuto, Petrosino ospiterà il Simposio del Biologico dal 29 al 31 maggio: una tre giorni di convegni, interventi istituzionali, con le delegazioni dei bio-distretti d’Europa e rappresentati esteri, visite guidate alle aziende delle aree geografiche interessate, la “Primavera del Biologico” ed il concerto classico dell’Orchestra del Conservatorio “Scontrino” di Trapani.

redazione

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Tags: Bio-DistrettoSimposio del Biologico