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Studenti del Commerciale di Marsala incontrano i funzionari della Banca d’Italia di Trapani

Nell’ambito dell’orientamento scolastico, l’Istituto Tecnico Commerciale “G. Garibaldi” di Marsala, ha ospitato i funzionari della Banca d’Italia, sezione di Trapani. Accolti dal docente della funzione strumentale, Claudio Gulotta, il responsabile Paolo Inglese con Alberto Cassisa (Tesoreria) e Natale Tale (Vigilanza Bancaria), hanno spiegato alle quinte classi, le tante attività dell’Istituto di diritto pubblico e la sua evoluzione negli anni. Una storia nata nel 1893, anno di fusione delle banche presenti all’epoca al fine di creare un unico istituto monetario per creare progresso nel Paese. “Il principale compito della Banca d’Italia – afferma Inglese – è quello di incassare e pagare per conto dello Stato e dei suoi enti pubblici, ha l’esclusiva emissione e regolazione della moneta, vigila il sistema creditizio. Oggi la Banca d’Italia – il cui Governatore resta in carica 6 anni e non può essere rieletto per evitarne la facile ricattabilità – fa parte del sistema europeo delle banche centrali, formato dagli istituti dei Paesi membri. Il suo principale obiettivo è quello di tutelare il risparmio, così come afferma l’articolo 47 della nostra Costituzione”. Oggi i compiti della Banca d’Italia si sono adeguati alla crescita tecnologica. Come ha affermato Cassisa, “… una volta si veniva da noi a prendere lo stipendio perché la Pubblica Amministrazione effettuava per il tramite della Banca i pagamenti. Oggi non è più così, le operazioni sono tempestive. Si tratta di un sistema procedurale informatico che fa capo al Ministero delle Finanze che scambia informazioni con la Banca d’Italia, con altri istituti, concessionarie, Equitalia, Serit, ecc. In questo sistema – continua – si inseriscono, tra gli altri, anche la comunicazione alla BCE del flusso di denaro che occorre immettere sul mercato per evitare problemi di inflazione o deflazione e lo sviluppo dei nuovi sistemi di pagamento”. Altro importante lavoro svolto dalla Banca d’Italia, è quello della vigilanza. “Questo complesso sistema – ha detto il dottor Tale – deve essere solido e trasparente per il buon funzionamento dell’economia del Paese, per evitare rischi ed esternalità negative. Per fare ciò quindi, vanno monitorati stabilità, competitività, efficienza, gestione dei vigilati attraverso degli strumenti di supervisione nel rispetto delle diverse leggi che regolano la materia, tra cui il Testo Unico Bancario”. I ragazzi hanno infine partecipato attivamente rivolgendo delle domande. La loro curiosità si è mossa verso i casi di usura che spesso interessano il sistema bancario.

Claudia Marchetti

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Tags: Istituto Tecnico Commerciale G. Garibaldi