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Alcamo: Benenati ha presentato i candidati al Consiglio comunale della lista PSI

Dieci donne e quattordici uomini sono i componenti della lista del Partito Socialista a sostegno del candidato sindaco Giuseppe Benenati, presentati al Centro Congressi Marconi, ieri pomeriggi,. Nel corso della serata, non sono mancate le critiche al M5S e all’eurodeputato pentastellato Ignazio Corrao, querelato di recente dall’avvocato Benenenati per un post scritto sul web che lo diffamerebbe

Si è svolta domenica pomeriggio la manifestazione del Partito Socialista, tenutasi al Centro Congressi Marconi, per presentare i candidati al consiglio comunale ed illustrare il programma del candidato a sindaco, l’avvocato Giuseppe Benenati.

Quella di Benenati è stata una delle ultime liste presentate, mercoledì scorso, al segretario comunale. Infatti, fino all’ultimo minuto, non era certa la partecipazione alla competizione elettorale del legale alcamese, a seguito dello strappo di Giacomo Sucameli, il quale, inizialmente, aveva insistito per la candidatura dell’avvocato, negandogli successivamente l’appoggio, ritirando la sua lista Democratici per Alcamo. Sucameli si è, poi, candidato con il Partito Democratico, che aveva escluso Benenati dalla corsa alle primarie, prima di ufficializzare la candidatura di Vincenzo Cusumano come candidato sindaco.

È stato Gino Paglino il primo ad intervenire alla presentazione, attaccando il PD che ha aperto le porte ad altri partiti non di sinistra, ironizzando “Il Pd ha fatto alleanza con Turano che rappresenta il nuovo. Turano che rappresenta il centro-sinistra ad Alcamo”. Paglino non ha risparmiato le critiche anche al Movimento 5 Stelle e, soprattutto, all’eurodeputato Ignazio Corrao che in un post, pubblicato su uno dei più importanti social networks, avrebbe dato dell’avvinazzato (che beve molto vino n.d.r.) al candidato Benenati, il quale lo avrebbe incluso in un comunicato stampa, insieme alla deputata pentastellata Valentina Palmeri, tra i responsabili politici del depotenziamento dell’ospedale di S. Vito e S. Spirito di Alcamo. In un altro passaggio sui pentastellati, l’ex assessore della giunta Scala, ha affermato “Onestà, onestà, onestà. Sapete su 17 amministrazioni, in 14 hanno problemi” e, in seguito, ha aggiunto “In 14 ci sono avvisi di garanzia, bancarotta fraudolenta, c’è di tutto, tant’è vero che a qualcuno ancora lo mantengono. Pizzarotti è volato. L’altro di Bagheria che abbiamo vicino lo hanno pizzicato Le Iene per, praticamente, abusivismo. Insomma, c’è qualche cosa che non torna”.

In seguito, l’esponente del PSI ha spostato l’attenzione sulla presentazione dei candidati al consiglio comunale, presentando in ordine: Claudio Germano Bonanno; Gaspare Calvaruso; Vito Campo; Bruno Coco; Rosaria Cuccia; Federico Cutino; Rosalia Dara; Lorena Di Bona; Maria Carmela Di Giovanna; Adriana Ferrarella; Davide Fiore; Francesco Gabellone; Paolo Grasso; Giuliana Grimaudo; Samantha Leone; Antonino Messana; Stefano Milito; Teresa Mulè; Salvatore Perricone; Marcheriga Piccolo; Caterina Ruisi; Emanuel Stabile; Pietro Vitiello. Poi, Paglino ha indicato gli assessori designati da Benenati: Maria Stella Campo; Maria Carmela Di Giovanna; Gaetano Gallo.

Dopo l’intervento di Paglino, ha preso la parola Lorena Di Bona, consigliere uscente, eletta nel 2012 in Area Democratica, oggi transitata nel PSI, la quale non ha rinnegato la sua storia politica nel movimento che le ha consentito di entrare in consiglio comunale “Il primo amore non si scorda mai”, ha affermato la Di Bona, sottolineando il fatto che in un momento in cui tutte le altre forza politiche si presentano alla città con un movimento, il PSI è tra i pochi partiti esistenti a presentarsi alle prossime amministrative. Ed è ad un movimento in particolare che ha rivolto le sue obiezioni “Il Comune di Alcamo non è stato assolutamente inserito tra i beneficiari dei finanziamenti previsti dalla progettazione operativa del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale”, ha dichiarato il consigliere comunale uscente, aggiungendo “Ricordiamoci che in Europa abbiamo un europarlamentare. Paventano, nella loro campagna elettorale, finanziamenti europei. Ma dove sono? Noi non li abbiamo visti”. Il riferimento, anche in questo caso, è al parlamentare europeo Ignazio Corrao, evidentemente, preso di mira dal PSI. Forse, però, il consigliere Di Bona non conosce bene il funzionamento delle istituzioni europee e dei finanziamenti europei. Infatti, gli eurodeputati hanno il potere di approvare il bilancio dell’UE e di presentare proposte al parlamento europeo, ma non quello di elargire finanziamenti. Questi ultimi sono possibili solo se le amministrazioni in carica presentano dei progetti, a seguito della pubblicazioni di bandi regionali. Dopo, la Di Bona ha chiarito le sue battaglie in consiglio comunale, soprattutto, in materia di tassazione, giustificando l’innalzamento delle aliquote IMU e TASI contestatele proprio dai 5 stelle “Siamo stati accusati come chi sta portando allo sbando questo comune. Sbagliato. Almeno noi le nostre proposte le abbiamo fatte. Sono visibili. Dall’altro lato nulla, perché i luminari di quel movimento non hanno assolutamente portato una sola proposta fattibile”. In verità, i pentastellati non avrebbero potuto farlo, visto che è notorio che il M5S non è ancora rappresentato all’interno del palazzo di città.

L’unico intervento degli assessori è stato quello di Maria Stella Campo, la quale ha già rivestito in passato detta carica politica e, precisamente, nella giunta di Massimo Ferrara. La Campo ha ricordato alla platea una delle novità della legge elettorale: la doppia preferenza di genere. Questa nuova possibilità concessa all’elettore, come ha spiegato la Campo, consentirà alle donne di accedere più facilmente all’interno delle istituzioni politiche.

Infine, è intervenuto il candidato sindaco Giuseppe Benenati, il quale ha esordito così “Io sono stato sedotto e abbandonato”, riferendosi al tiro mancino giocatogli da Giacomo Sucameli. Successivamente, Benenati ha illustrato le domande che i giornalisti, in queste ultime settimane, gli hanno rivolto. La prima riguarda il perché della sua decisione di partecipare alla competizione elettorale. Benenati spiega che la sua discesa in campo è, innanzitutto, dovuta alla sua ambizione personale “L’ambizione non è un difetto. È un difetto se è esagerata”, ha affermato il legale alcamese. Poi, l’amore per la città. Infine, Benenati ha chiarito “Io non sono uno che aspetta che le cose succedono. Io mi sono sempre girato le maniche”. Nel suo programma, l’avvocato Benenati ha previsto uno spazio per il turismo religioso, teso a valorizzare l’enorme quantità di chiese presenti nel territorio alcamese. Ma per il candidato sindaco occorre ripartire, in primis, dalla riparazione delle buche e dall’illuminazione pubblica, in quanto rappresentano ancora oggi una delle priorità della città di Alcamo. Dunque, Benenati sostiene che bisogna prepararsi con la progettazione, rimproverando gli altri candidati sindaci di promettere la costruzione del nuovo ospedale o la realizzazione delle fogne ad Alcamo Marina che, invece, le risorse economiche a disposizione della futura amministrazione non consentirebbero. “Se la congiuntura cambia, se il vento improvvisamente dovesse diventare favorevole, noi dobbiamo essere pronti a sfruttare quell’occasione”, ha precisato il legale. E, su colui che sembra essere diventato il competitor principale delle forze politiche della città, Giuseppe Benenati ha dichiarato “Domenico Surdi è essenzialmente un bravo ragazzo. Sicuramente, saprà conquistarsi sul campo la patente dell’onestà. Però, scusate, ancora lo deve dimostrare? Io ho 61 anni e lo dico a testa alta: sono onesto”.

Linda Ferrara

redazione

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