Io non sono nè un giornalista nè un opinion Leader, la mia è solo una testimonianza di stima nei confronti di Giacomo Rallo e della Donnafugata tutta, lontana dalla bolgia dei social, la testimonianza di chi ha lavorato con Lui e per troppo poco tempo per dire di conoscerlo.
Era il 2005, quando io per puro caso, durante un periodo un po’ nero per il mio cursus universitario potei fare un colloquio in Donnafugata; per meriti o più che altro per una fortunata coincidenza scelsero di assumermi per sostituire un’impiegata in maternità. I primi giorni si sa, sono quelli dove uno si ambienta e comincia a conoscere colleghi, ritmi, proprietari, ecc; per me era un’esperienza nuova lavorare in un contesto strutturato, cercavo di assimilare il più possibile per fare bene. Non conobbi subito il Dottore Rallo, lo incontrai se non ricordo male dopo una settimana, in me c’era la deferenza del nuovo arrivato e il timore di finire prima di cominciare, quando lo incontravo abbassavo la testa continuando per la mia strada. Un giorno il dottore Rallo, mentre ero alla scrivania mi domandò che lavoro facesse mio padre e se lo aiutassi in campagna. Rimasi un po’ interdetto, risposi, mi disse “bravo” con un grande sorriso poi si girò e disse che non era il giovedì santo. Non andai più a lavoro con la barba… Quelle poche parole e quel sorriso mi fecero capire che il Dottore Rallo non era da temere, un padrone, ma un uomo da rispettare un autentico Leader. Un esempio.
Ormai sono passati più di 10 anni, il lavoro e le esperienze fatte mi hanno portato a conoscere molti imprenditori più o meno di successo, ma non della levatura del Dottore Rallo. Ha saputo creare un’azienda che definire una famiglia è poco, sapendosi circondare di persone oneste e leali, per questo le mie condoglianze vanno oltre che alla signora Gabriella, Antonio e Josè anche a tutti i dipendenti.
Che la terra Le sia lieve Dottore.
Gaspare G. Licari