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I Carabinieri di Petrosino arrestano un pregiudicato marsalese per evasione dai domiciliari

I Carabinieri della Stazione di Petrosino, diretti dal Luogotenente Andrea D’Incerto, hanno arrestato Mario Ferrera, 29enne pregiudicato marsalese, per evasione dagli arresti domiciliari a cui era sottoposto presso la sua abitazione. Nella giornata di martedì infatti, un militare della Stazione libero dal servizio, mentre percorreva il Lungomare Mediterraneo, notava a bordo di un autovettura proprio Ferrera, che si dirigeva in direzione opposta alla sua. Subito riconosciuto, il Carabinieri segnalava immediatamente l’evento ai militari presenti in Stazione che, senza ritardo, si dirigevano presso l’abitazione del pregiudicato al fine di verificare o meno la sua presenza. Giunti al suo domicilio, i Carabinieri venivano ricevuti dalla compagna del ragazzo che tentava di prendere tempo senza far entrare i militari, sperando in un celere ritorno del ragazzo. Fu così che la pattuglia intervenuta, avendo compreso le intenzioni della donna, si precipitava immediatamente in casa per controllare ogni stanza e, una volta giunti nel bagno dell’appartamento, avevano modo di vedere il Ferrera rientrare dalla finestra ancora con il fiatone per via della lunga corsa.

Avendo dunque costatato la sua assenza dal luogo in cui era sottoposto agli arresti domiciliari, il Ferrera veniva tratto in stato di arresto e, su disposizione del Pubblico Ministero di Turno della Procura di Marsala, condotto presso la Casa Circondariale di Trapani. Il 29enne era già stato tratto in arresto in flagranza di reato per rapina aggravata sempre dai Carabinieri della Stazione di Petrosino ed individuato quale responsabile di altri due colpi in danno di supermercati marsalesi, effettuati il 21 novembre ed il 12 dicembre scorsi. All’epoca dei fatti, al militare di servizio della Stazione di Petrosino era giunta una segnalazione di una rapina consumata al supermercato SISA di contrada Cuore di Gesù, oggetto di un altro assalto già il 21 novembre scorso. Come nella precedente circostanza, un individuo travisato con cappuccio ed armato di coltello, era entrato nel supermercato e, dopo aver afferrato una cassiera, sotto la minaccia dell’arma si era appropriato dei soldi in contanti in quel momento disponibili, ovvero 640 euro, allontanandosi nelle vie limitrofe. Immediatamente dopo aver ricevuto l’allarme, i militari dell’Arma erano giunti in pochi attimi sul posto, effettuando i rilievi del caso e soprattutto visionando le immagini del sistema di videosorveglianza che aveva ripreso l’intera sequenza delittuosa. Questo passaggio risultava fondamentale perché i Carabinieri, che stavano già indagando sulla rapina subita dallo stesso esercizio commerciale il precedente 21 novembre ed avevano ristretto il cerchio attorno ad alcuni pregiudicati della zona, non hanno avuto dubbi che l’autore fosse lo stesso considerata l’identica dinamica, circostanza successivamente confermata anche dalle persone presenti alla rapina ed ascoltate quali testimoni. Grazie, poi, al fatto che nell’ambito di tali indagini erano state acquisiti i filmati della videosorveglianza di altri esercizi commerciali presenti nella zona del supermercato, i Carabinieri avevano notato che il rapinatore aveva gli stessi abiti con cui era vestito Ferrera in uno dei frame estrapolati da tali attività commerciali e relativo al giorno precedente. Considerata questa evenienza, pertanto, le tre pattuglie in quel momento impegnate nel piano antirapina predisposto sul territorio, si erano subito messe sulle sue tracce fino a quando, verso le 21.30 circa, l’uomo era stato rintracciato presso la sua abitazione, da cui inizialmente risultava assente. Già alla prima vista del soggetto, i Carabinierisi erano resi conto di essere sulla pista giusta: Ferrera, infatti, indossava lo stesso giubbotto nero con cappuccio e pellicciotto che vestiva il malvivente nel corso della rapina di qualche ora prima. I militari dell’Arma, allora, approfondirono i propri accertamenti effettuando una perquisizione domiciliare che si concludeva con esito positivo: venivano infatti rinvenuti e sottoposti a sequestro altri abiti indossati sia durante l’azione delittuosa della serata precedente che nel corso della rapina effettuata il 21 novembre sempre al SISA e di una rapina perpetrata in danno del Megamarket di Terrenove Bambina il 12 dicembre scorso, tra cui delle scarpe trovate una nel giardino e l’altra in un casolare, pertinenti l’abitazione, col chiaro scopo di nasconderle agli inquirenti.

Terminati i controlli in loco, Ferrera era stato condotto in caserma e di conseguenza dichiarato in stato di arresto per la rapina commessa al SISA poche ore prima e, contestualmente, deferito all’Autorità Giudiziaria anche quale responsabile degli altri due episodi delittuosi per poi essere condotto presso il Carcere di Trapani ristretto in misura cautelare fino allo scorso febbraio quando gli vennero concessi gli arresti domiciliari.

redazione

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