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Condannato per voto di scambio l’ex senatore Nino Papania

Si è concluso con 5 condanne il processo con rito abbreviato che si è celebrato davanti al gup del Tribunale di Trapani Lucia Fontana. L’ex senatore Nino Papania e Massimiliano Ciccia sono stati condannati a 8 mesi di reclusione e 400 euro di multa (con pena sospesa) per voto di scambio, nell’ambito della vicenda relativa alla campagna elettorale del 2012, quando le amministrative alcamesi furono caratterizzate da un serrato duello tra Sebastiano Bonventre e Niclo Solina, conclusosi con la vittoria del candidato sindaco del centrosinistra con soli 39 voti di scarto sull’avversario. L’odierna sentenza dispone inoltre la condanna a 8 mesi e 400 euro di multa anche per Giuseppe Bambina, mentre Giuseppe Galbo e Filippo Renda sono stati condannati a 6 mesi di reclusione e 280 euro di multa. Papania, Ciccia, Galbo, Renda e Bambina sono stati invece assolti dall’accusa di associazione a delinquere semplice.

Per i cinque imputati è stato disposto anche il pagamento delle spese processuali e il risarcimento alle parti civili: il candidato sindaco del movimento ABC Niclo Solina, il Comune di Alcamo e 112 cittadini alcamesi.

L’inchiesta coinvolge anche Antonio Nicolosi e Giuseppe Milana, che hanno optato per il rito ordinario.

A pochi minuti dalla sentenza, le cui motivazioni verranno rese pubbliche entro 90 giorni, arriva anche una nota ufficiale da parte del movimento ABC – Alcamo Bene Comune, che con il proprio candidato sindaco Niclo Solina fu oggetto diretto dell’ormai appurata alterazione del voto democratico nel 2012 e che adesso esprime la propria soddisfazione per l’esito di un procedimento che fa luce su “una delle più tristi pagine della storia politica alcamese”.

ABC quattro anni fa – si legge nella nota – si è fatta portavoce di un forte desiderio di cambiamento maturato nella cittadinanza alcamese che, chiamata alle urne, ha risposto in maniera chiara e decisa con il suo voto. Sfiorare la vittoria – e soprattutto apprendere poco dopo che quella vittoria è stata strappata a noi e a tutti agli alcamesi con pratiche illecite di scambio – ci ha spinti a reagire con profonda indignazione e a cercare giustizia nelle sedi appropriate. Era stata infatti messa in atto una macchinazione volta ad alterare la volontà politica dei cittadini facendo leva sui loro bisogni primari e sfruttando un notevole disagio sociale per il perseguimento di fini personali e politici. Per la prima volta in Italia più di cento privati cittadini – appartenenti e non al movimento ABC – si sono voluti costituire parte civile insieme all’allora candidato Sindaco Niclo Solina, che fu sconfitto al ballottaggio per soli 39 voti, per manifestare lo sdegno e il disappunto nei confronti di questo sistema illecito e immorale.Oggi per noi arriva l’ulteriore conferma di aver combattuto una battaglia giusta, a tutela e a garanzia del corretto funzionamento della democrazia; questo ci motiva e ci dà la spinta per continuare a lottare e a credere in una città diversa”.

È una pagina triste, davvero triste, per la nostra comunità – ha commentato il candidato sindaco del M5S Domenico Surdi – il vero vincitore delle scorse elezioni è stato Niclo Solina, al quale va tutta la mia solidarietà. Mi auguro che chiunque sia stato vicino a questo indegno sistema di potere ne prenda definitivamente le distanze e comprenda che per poter dare un futuro migliore ai nostri figli bisogna portare una sana ventata di onestà e freschezza all’interno dell’amministrazione comunale. È questo il nostro obiettivo: riscattare un’intera città, un intero popolo, e restituire a chi verrà dopo di noi un posto migliore in cui vivere”.

redazione

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Tags: Domenico SurdiNino Papaniavoto di scambio