Serata dedicata alle interrogazioni rivolte al sindaco Alberto Di Girolamo, quella del Consiglio comunale di Marsala di martedì scorso. Sono stati approvati anche diversi punti relativamente a debiti fuori bilancio. Di un qualche rilievo l’approvazione dei punti 7 e 8 all’Ordine del Giorno. Il primo relativo alla Modifica dello Statuto del Consorzio Trapanese di Legalità e Sviluppo. Il punto otto, conseguenziale che è stato approvato è stato quello relativo al parere favorevole dell’Amministrazione di Valderice per l’adesione al consorzio. Poco più di due prese d’atto da parte del Massimo Consesso Civico. Poi, come concordato, il primo cittadino ha risposto ad una serie di interrogazioni. Argomenti tra i più disparati quelli affrontati: dai lavori pubblici, alla vicenda del porto e alla questione relativa alla inaugurazione del Monumento ai Mille che sta dividendo l’opinione pubblica. Per al verità non sono in tanti interessati all’argomento. Tuttavia dagli interventi in aula in maggioranza sono stati quelli che hanno stigmatizzato quanti si sono spesi in parole aspre di critica. “Non sarà certo il monumento ai Mille che si era pensato e che la gente forse si aspettava – ha detto il capogruppo di Futuro per Marsala, Pino Milazzo -, tuttavia almeno così si restituisce una sorta di dignità alla piazza. Speriamo che si riesca a tenerla pulita ed accogliente”. Noi aggiungiamo che sarebbe opportuno vigilare sul divieto di sosta davanti alla struttura e cercare di risolvere il problema del vicino parcheggio dove sono alloggiati sistematicamente dei camper occupati da nomadi. Prima del botta e risposta tra il primo cittadino e i Consiglieri, c’è da registrare una pacifica dimostrazione che si è tenuta all’interno dell’Aula Consiliare di ex abitanti delle case popolari di via Mazara che attualmente sono in costruzione. Come da decisione presa dalle precedenti amministrazioni, gli “sfollati” da quel sito furono alloggiati in alcune case il cui affitto è stato fino ad oggi a carico delle casse comunali. Sembra che per l’anno in corso l’amministrazione abbia deciso di cancellare questa voce dal bilancio. Da qui la protesta degli ex abitanti delle case popolari.