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Associazione mafiosa: la Cassazione annulla la condanna all’ex sindaco Caravà

La Corte di Cassazione ha annullato la sentenza della Corte d’appello che lo scorso luglio aveva condannato per associazione mafiosa l’ex sindaco di Campobello di Mazara Ciro Caravà. Si conclude così una lunga vicenda giudiziaria, iniziata con l’operazione antimafia “Campus Belli” che nel dicembre 2011 aveva coinvolto anche l’ex primo cittadino, che era stato assolto in primo grado (nel febbraio del 2014) e condannato a nove anni in appello nel luglio del 2015. In mezzo, lo scioglimento per infiltrazioni mafiose dell’amministrazione comunale di Campobello e un lungo commissariamento, durato poco meno di due anni, prima che nel novembre del 2014 la città tornasse a uno stato di normalità istituzionale, eleggendo il nuovo sindaco – Giusee Castiglione – e il nuovo Consiglio comunale.

In questi anni Ciro Caravà è stato comunque coinvolto in altri procedimenti giudiziari per concussione, abuso d’ufficio e peculato.

Il commento dell’attuale primo cittadino Giuseppe Castiglione: «L’assoluzione “perché il fatto non sussiste” dell’ex sindaco Ciro Caravà è una buona notizia non solo per lui e per la sua famiglia, ma per tutta la città di Campobello, perché fa finalmente luce su una vicenda che ha avuto forti ripercussioni sull’intera comunità. Questa sentenza riscatta infatti l’immagine di una Campobello operosa che per forza di cose era stata offuscata prima con l’arresto del Primo cittadino e, successivamente, con il commissariamento del Comune».

redazione

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