Sono le 8 e 35 della mattina del 2 aprile del 1985. Lungo la statale che attraversa Pizzolungo una giovane madre, accompagna i suoi due gemelli di 6 anni a scuola. E’ un istante. Una tragica fatalità, un sorpasso a cambiare la storia e a salvare la vita al sostituto procuratore Carlo Palermo che dalla sua casa di Bonagia si stava recando, a bordo di una Fiat 132 blindata, al Tribunale di Trapani.
Sul ciglio della strada c’è un auto piena di tritolo pronta ad esplodere al passaggio del sostituto procuratore, che avviene però durante un sorpasso alla Volkswagen Scirocco guidata da Barbara
Rizzo di 30 anni con a bordo i suoi due figli Giuseppe e Salvatore Asta. L’auto fa da scudo
a quella del sostituto procuratore che rimane solo ferito. La bomba invece uccide violentemente
Barbara Rizzo e i suoi due figli, vittime “accidentali” di un attentato mafioso.
Questa la tragica storia che, dopo 31 anni, non smette mai di ripetersi nella mente, negli occhi, nel cuore di Margherita Asta figlia di barbara e sorella dei “gemellini”, che quel giorno non era a bordo di quell’auto per una pura coincidenza.
Ma la “strage di Pizzolungo” si ripete nell’animo di tutti coloro che non vogliono dimenticare e che detestano la mafia. Una memoria viva che cresce nella coscienza di tutti, trapanesi e non, e che porta azione e cambiamento. E così anche questo 2 aprile in occasione del 31° anniversario della strage, il Comune di Erice, in collaborazione con “Libera nomi e numeri contro le mafie” e gli istituti scolastici ha organizzato la manifestazione “Non ti scordar di me“, una settimana di iniziative per approfondire, riflettere, imparare e chiedere ancora verità e giustizia per quanto accaduto.
Oggi 2 aprile è il giorno della memoria, alle 10.30 si svolge la cerimonia di commemorazione sul luogo della strage. A seguire l’inaugurazione del “Parco della memoria“. Il parco sarà un luogo dove riflettere e ricordare ma anche vivere, attraverso diverse iniziative. In questa occasione verrà inoltre inaugurata la mostra “Dalla strage all’impegno civile” a cura degli studenti dell’IPSEOA “I e V Florio di Erice”.
“Che emozione – ha affermato Margherita Asta in un post su Facebook – finalmente il parco della Memoria e della Coscienza Civile sta per essere inaugurato… Mamma è dedicato a te, a Giuseppe e a Salvatore… poteva sembrare un traguardo ed invece è un punto di partenza… tutti dobbiamo sentire nostro questo luogo… dobbiamo impegnarci a renderlo un luogo pieno di vita. Grazie a tutti coloro che si sono impegnati per realizzarlo e a tutti coloro che si impegneranno affinché non sia vano il sacrificio della mia mamma e dei miei fratellini”.