Categorie: Lettere

Piscina comunale: l’urgenza della riapertura esigenza per la riabilitazione

Ormai è da quasi una anno che la Piscina Comunale è chiusa. Molto è stato detto e scritto, i lavori stanno andando avanti, ma con molta lentezza. La necessità di aprire al più presto metterne a disposizione questa splendida struttura sportiva è stata oggetto di insistenza di molti cittadini che ne hanno evidenziato le motivazioni. Infatti la nostra piscina negli ultimi anni è stata un punto di riferimento e un centro di benessere: per tutti i ragazzi che si avvicinano a questo sport; per gli adulti che hanno bisogno di fare movimento in acqua; per i disabili e/o le vittime di incidenti per potersi avvalere della idrochinesiterapia. Per queste ragioni sarebbe indispensabile tenere aperta la piscina dodici mesi l’anno e non nove come è avvenuto con la vecchia gestione, adesso addirittura è chiusa! Espletata giorni fa la gara per l’affidamento della gestione, si attende la consegna della struttura posta in manutenzione ordinaria e straordinaria dallo scorso autunno. L’Amministrazione Comunale aveva promesso solo pochi mesi di chiusura e di aprire a gennaio, ma di quale anno? Siamo a marzo 2016 e ancora non si conosce la data di riapertura! A parte i ragazzi per gli allenamenti e gli adulti per il benessere, la piscina si rivela indispensabile per le persone disabili e per tutti coloro che hanno bisogno di riabilitazione motoria? Mi occupo di disabili da sempre e, per la scuola, sono stata un punto di riferimento a Marsala quando svolgevo il ruolo di dirigente scolastico, collaborando con le varie associazioni e centri di riabilitazione, nonché con medici specialisti ASL lungimiranti con i quali già sin da vent’anni fa abbiamo lavorato in sinergia e raggiunto progressi e salti di qualità sia per i servizi sia per le strutture, grazie alle nostre condivisioni. Ebbene una delle molte attività di riabilitazione è la idrochinesiterapia che è possibile nella nostra piscina grazie ad una sedia meccanica installata sul bordo della vasca che agevola l’immersione e quindi l’intervento mirato dei terapisti specifici, ma da giugno 2015 ciò non è possibile, e chi ha bisogno è costretto ad andare in piscine fuori Comune. A ciò si aggiunge nel caso delle prestazioni indirizzate ai soggetti disabili, che queste vengono agevolate da finanziamenti ad hoc (Legge 328/2000), erogati grazie alla programmazione di un gruppo di lavoro (detto Gruppo Piano di Zona costituito a livello distrettuale per i Comuni di Marsala e Petrosino) e di cui ho fatto parte (per circa 10 anni), e oggi mi chiedo: nel frattempo questi soldi stanziati ad hoc, che fine fanno, non potendoli impegnare secondo la scadenza regionale, vanno perduti? A tutte le domande, le perplessità, i desideri dei cittadini marsalesi, è giusto dare una risposta che sia reale e coerente nel rispetto di tempi e modalità che ne garantiscano la fruizione al meglio possibile. Ma di questo ancora non ci è stato fatto sapere nulla!

Maria Grazia Sessa

Claudia Marchetti

I commenti sono chiusi.

Condividi