L’Istituto Tecnico Commerciale “G. Garibaldi” prosegue il Progetto Legalità iniziato nell’anno scolastico 2013-2014 dal docente Nino Rosolia. Quest’anno è la 4C a proseguire nella formazione, un cammino che vede la collaborazione con il Centro-Studi “Pio La Torre” di Palermo, che studia il fenomeno mafioso attraverso una serie di videoconferenze affidate a storici, economisti, sociologi e giornalisti. Questi incontri affrontano la presenza della mafia nei settori economici, religiosi, l’antimafia nella società civile. Gli studenti sono stati coinvolti anche in un questionario sulla percezione del fenomeno mafioso. I 400 studenti coinvolti tra i 16 ed i 21 anni così si sono espressi: il 39% ritiene la Mafia più forte, il 55% avverte concretamente la presenza di Cosa Nostra nel proprio territorio. Le classi hanno, oltretutto, trattato temi di cronaca odierna, come i reati nella pubblica amministrazione, ad esempio le accuse alla Saguto (ex presidente della sezione Misure di prevenzione), ma anche il cambiamento avvenuto in alcune città siciliane in cui i cittadini hanno detto basta alle estorsioni mafiose. Il progetto ha previsto anche visite in luoghi confiscati alla mafia come il ristorante “Il ciliegio”, “Il Museo della Mafia” di Salemi, la Calcestruzzi Ericina, la partecipazione all’anniversario, a Palermo, della morte di Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Gli studenti del Commerciale hanno anche affrontato un altro argomento, quello che riguarda la loro sede, un edificio adibito ad albergo, con una struttura fatiscente e una palestra inagibile per la presenza dell’amianto, per il quale la provincia paga, da oltre 40 anni, circa 300.000 euro annui ad un privato. Secondo i dati che furono formulati insieme all’allora Commissario Straordinario della provincia di Trapani, si tratta di uno dei più grandi sprechi della Regione Sicilia. Gli alunni però, hanno proposto una soluzione: dato l’imminente trasferimento degli uffici giudiziari nella nuova sede in via del Fante, si potrebbe spostare l’ITC al vecchio tribunale.