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Truffa e falso: arrestati due fratelli a Trapani

Associazione a delinquere, truffa e falso, questi i reati per cui sono stati condannati due fratelli di Trapani, Nicolò e Giovanni Adamo, 51 e 43 anni,  titolari di un noto locale situato nel centro storico di Trapani. Dovranno scontare una pena rispettivamente di cinque e sei anni, per una maxi truffa scoperta dalla Procura di Trapani nel 2009, per questo motivo la Squadra Mobile, su ordine di esecuzione emesso dalla Corte di Appello di Palermo, ha eseguito gli arresti.

La vicenda risale al 2009, quando durante un’operazione di Polizia denominata “i soliti ignoti” Carabinieri e dalla Guardia di Finanza fecero emergere un vero e proprio sodalizio criminale specializzato in truffe altamente specifiche che sfruttava i fondi messi a disposizione dalla “legge Sabatini” sul commercio. Coinvolte nella truffa diverse altre persone fra cui anche un funzionario della cancelleria civile del Tribunale di Palermo.

Secondo gli inquirenti i truffatori, allo scopo di ottenere immediate liquidità, facevano figurare delle spese mai avvenute per acquisti di attrezzature per le loro aziende commerciali, utilizzando le agevolazioni in materia di credito previste dalla norma. Da un notaio di Palermo, si facevano firmare atti di vendita di macchinari inesistenti e da una ditta inesistente. Una truffa da due milioni di euro avvenuta ottenendo legittimamente finanziamenti pubblici previsti appunto dalla legge Sabatini.
La mente delle operazioni sarebbe stata Paolo Ruggirello ( omonimo dell’attuale deputato all’Ars) che in Tribunale ha ammesso la sua responsabilità, chiamando anche in causa i fratelli Adamo che avrebbero avuto un ruolo altrettanto centrale.

redazione

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