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Petrosino: carabinieri arrestano due tunisini. Avevano rapinato un connazionale

Domenica scorsa, i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Marsala, diretta dal Maresciallo Antonio Pipitone, hanno arrestato, in flagranza di reato, Brahim Faouzi, tunisino di 32 anni, e sottoposto a fermo di indiziato di delitto Elyazidi Adbelaziz, pregiudicato tunisino 37enne, entrambi ritenuti responsabili di rapina aggravata in concorso in danno di un loro connazionale. In particolare, alle ore 2 di domenica, il gestore di un bar di Petrosino aveva telefonato al 112 per segnalare che un cittadino tunisino era stato aggredito poco distante dal suo locale. Sul posto è giunta una delle gazzelle presenti sul territorio. L’uomo è un tunisino di 33 anni, con in faccia ancora i segni delle percosse ricevute. Dove aver subito il furto del suo ciclomotore, si è accorto che gli autori erano dei connazionali, così prova a fermarli, ma viene colpito con delle pietre e un cacciavite. I malviventi gli rubano anche il cellulare e quasi 300 euro, dandosi alla fuga. Subito i Carabinieri si sono messi sulle loro tracce mentre la vittima veniva accompagnata presso il pronto soccorso. Non lontano dal luogo della rapina, una pattuglia ha fermato Brahim Faouzi che camminava a piedi verso il centro di Petrosino. E’ stato riconosciuto dalla vittima quale uno dei tre autori della rapina appena subita e quindi arrestato per rapina aggravata in concorso. Le attività di ricerca, però, sono andate avanti ed hanno consentito alle prime luci dell’alba di rintracciare anche il secondo malvivente, grazie a delle verifiche effettuate sul cellulare del primo arrestato, infatti, i militari dell’Arma sono risaliti al domicilio di Elyazidi Adbelaziz, ovvero un fabbricato ricavato da una cella frigorifero abbandonata, sito nella contrada Santo Padre delle Perriere. Una volta individuato il soggetto, è stato bloccato ed accompagnato in caserma ove anch’egli è stato riconosciuto senza remore come uno dei tre rapinatori. Considerati i gravi indizi di colpevolezza a suo carico, pur essendo passato lo stato di flagranza di reato, ma sussistendo un concreto e reale pericolo di fuga in virtù del fatto che Elyazidi non aveva una fissa dimora, è stato colpito da diversi ordini di espulsione dal territorio nazionale ed, inoltre, già nel febbraio 2009 si era reso responsabile di una rapina in danno di due fratelli marsalesi, durante la quale le due vittime sono state sequestrate per oltre due ore nonché la donna abusata sessualmente. Lo stesso veniva sottoposto ad un fermo di indiziato di delitto. Terminate le operazioni di identificazione e gli atti di rito, quindi, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, Brahim è stato ristretto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione mentre Elyazidi è stato associato alla casa circondariale di Trapani, in attesa della convalida dell’arresto prevista nella giornata odierna da parte del G.I.P. lilybetano.

redazione

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