Comunità di Vita sotto shock, dopo un grave atto intimidatorio nei confronti dell’arciprete Antonino Aguanno. Trasferito a Vita – sua città natale – alcuni mesi fa, dopo essere stato per vent’anni a Campobello di Mazara, il sacerdote si è distinto per aver cercato di scuotere le coscienze di una comunità spesso silente attraverso le proprie omelie. Per tutta risposta, nei giorni scorsi si è visto recapitare la testa mozzata di un asino all’ingresso della Chiesa Maria Santissima della Tagliavia.Un segnale che avvalora la pista mafiosa in un contesto che già lo scorso anno era finito al centro della ribalta mediatica a causa di un devastante incendio doloso che aveva provocato ingenti danni a un centro sociale polivalente.
Il sindaco Filippa Maria Galifi, ha fatto circolare un messaggio su whatsapp ai propri concittadini, invitandoli a partecipare alla Messa del sabato pomeriggio, per mostrare vicinanza e solidarietà a don Tonino.
Sul caso indagano i carabinieri.
A don Tonino Aguanno, nel frattempo, è arrivata anche la solidarietà del sindaco di Campobello Giuseppe Castiglione: «Certo di interpretare i sentimenti di tutti i cittadini di Campobello desidero esprimere la mia solidarietà e vicinanza umana a don Tonino, che ha rappresentato per la nostra comunità una guida forte e incisiva dedicata alla crescita morale di varie generazioni. Nel condannare con fermezza il grave gesto subito da padre Tonino, desidero altresì incitarlo a proseguire senza remore e con rinnovato vigore nella sua attività pastorale, secondo principi cristiani e in favore dell’affermazione della legalità».