Dopo vari interventi in aula, durante i quali gli onorevoli Girolamo Fazio, Paolo Ruggirello e Girolamo Turano avevano chiesto che venissero trovati dei fondi per sopperire a quelli una volta elargiti dalle ex-province, finalmente sono arrivate delle risposte.
Probabilmente non saranno le risposte desiderate, ma quanto meno adesso gli enti culturali trapanesi come la Biblioteca Fardelliana, Ente Luglio Musicale Trapanese e i Consorzi Universitari sapranno come muoversi e da dove partire.
All’ARS infatti è stata rivoluzionata la modalità di assegnazione dei finanziamenti dell’ex “Tabella H”, ovvero quella che sosteneva gli enti assistenziali ed associazioni culturali e che in passato era stata utilizzata come un vero e proprio calderone dove entrava di tutto.
I finanziamenti di questa “Tabella H”, oggi sono stati destinati a pochi enti assistenziali per i ciechi ed al fondo contributi in favore di soggetti beneficiari di un sostegno economico, tutto il resto, che corrisponde a quasi 13 milioni di euro, a seguito di un emendamento del M5s approvato con il voto segreto, entra a far parte di un fondo unico cui enti ed associazioni, che in passato erano presenti in tabella H, accederanno tramite bandi e presentazione di progetti.
«Una soluzione – riflette il deputato e capogruppo del Misto, Girolamo Fazio – cui l’assemblea è giunta a causa dei veti incrociati in aula, anche all’interno della stessa maggioranza. Una soluzione che non accontenta nessuno e che, quindi, almeno sgombera il campo da ogni ipotesi di disparità o di intervento condizionato da legami territoriali mettendo nelle mani del Governo la responsabilità di valutare la bontà dei progetti che saranno presentati. Si aprono quindi spazi di intervento per la Biblioteca Fardelliana, per il Luglio Musicale e perfino per i Consorzi Universitari”.
Una scelta quindi che non fa contenti gli onorevoli Fazio, Ruggirello e Turano e che lo stesso Fazio descrive come una legge finanziaria di sopravvivenza che solo in parte riparerà ai danni causati dall’eliminazione delle province e che risulta “priva di anima, senza interventi strutturali e di spessore politico”.
Alessandra de Vita