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Davide Picciché: “Progetto Alcamo ha tutta la mia stima, però, è stata un’apertura forzata”

Il consigliere comunale di Abc ha escluso di poter tendere la mano al movimento di Antonino Vallone. Alcamo Bene Comune correrà alle prossime amministrative con un proprio candidato sindaco. Picciché, inoltre, ha rilasciato delle anticipazioni sulla prossima interrogazione concernente il progetto “Courage”, di cui la nostra testata si era occupata mesi addietro, sottolineando l’ingente somma spesa dall’ex amministrazione comunale per aiutare i giovani a fare impresa.

ItacaNotizie.it si era occupata, qualche mese fa, del progetto di cooperazione italo-tunisina “Courage”. Quali novità ha riscontrato rispetto all’inchiesta che era stata effettuata?

Novità di fondo non ce ne sono state, nel senso che, dati alla mano, il finanziamento è stato di 390 mila euro anche se originariamente la somma richiesta era altra. È stato organizzato questo corso che prevedeva workshop, incontri formativi e, di base, ce ne sono stati pochi con alcuni specialisti del settore. Nello specifico sono stati tre o quattro se non ricordo male perché, tra l’altro, ho fatto parte del progetto. Però, non hanno dato vita a niente. Le uniche cose che i ragazzi hanno avuto in dotazione sono state: un block notes, una penna, una carpetta di carta e una penna usb.

Come lei ha già sottolineato, ha fatto parte di quel progetto, insieme ad altri giovani aspiranti imprenditori. Le sue critiche sono mosse dalla sua diretta esperienza?

Sì. Intanto, quando ho partecipato al progetto “Courage” non ero ancora consigliere comunale. Però, già all’epoca, durante una delle lezioni saltò fuori questa maxi cifra richiesta per il progetto. Al che, tutti ci guardammo in faccia. Innanzitutto, non ci spiegavamo, visto che eravamo alla fine del progetto, come sarebbero stati utilizzati i fondi. Abbiamo pensato che, in qualche modo, qualcuno sarebbe stato scelto per un mini finanziamento. Niente. E la cosa che fa ancora più rabbia è che hanno chiamato a raccolta delle persone, tra l’altro con un bando pubblico in cui dovevano essere 25 partecipanti, ma  hanno risposto in 21. Quindi, già qualcosa nella comunicazione evidentemente non è andata bene. Di questi 21, solo una persona ha avuto un punteggio alto. Tutti gli altri, in pratica, hanno avuto il punteggio minimo che si riferisce solo alla presentazione dei vari documenti. Dunque, in teoria, nessuno di questi avrebbe avuto la disponibilità se ci fossero stati altri partecipanti con maggiori competenze.

Da qualche giorno è stato pubblicato il periodico “Courage”. Le risulta che il progetto è stato rifinanziato?

Io non sapevo neanche che c’era questo periodico “Courage”. Quindi, mi sa che devono cambiare qualcosa nel loro marketing o nella comunicazione. So, ma non ho dati ufficiali alla mano, che è stato chiesto un nuovo finanziamento. Però, non posso affermarlo con certezza. Rimane comunque il fatto che se mai dovesse esserci una richiesta di un nuovo finanziamento non se ne vedrebbe il motivo, visto che non ci sono stati dei risultati.

Quali sono i punti salienti della sua interrogazione?

La mia interrogazione più che punti salienti ha delle domande che sto rivolgendo all’amministrazione senza alcun doppio fine. Innanzitutto, ci piacerebbe avere una specifica dei costi che sono stati affrontati per questo progetto. Perché hanno richiesto 500 mila euro a fronte dei 390 che hanno ricevuto, e come sono stati utilizzati? Poi, chi trai i 21 partecipanti, magari io non ho contezza dei fatti, è riuscito ad avviare un’impresa sociale o qualcosa del genere? E, appunto, ci piacerebbe sapere che tipo di impresa ha fatto e, se no, perché non è stato fatto niente. E di contro, perché chiedere un nuovo finanziamento se c’è stata un’inchiesta?

La mozione di Abc sulla Cittadella dei Giovani verrà discussa oltre i limiti di tempo della scadenza della manifestazione d’interesse. Questo “disguido” cosa comporterà per la città?

Fondamentalmente, quello che noi abbiamo chiesto e chiediamo al commissario, sia per quanto riguarda la Cittadella dei Giovani sia per il bando del Caffè Letterario Fluxus, era ed  è, perché per quanto il Caffè Letterario è già stato assegnato e, di affidarli, in quanto centri nevralgici di Alcamo, a qualcuno, ma avendo appresso il peso di elezioni vinte. Cioè, mi sembra forzato ce un commissario debba decidere di questi bandi. Non c’è una giunta che sostenuta in questo momento da un voto popolare. La richiesta di ABC è questa. Aspettiamo il voto di giugno e, poi, la nuova amministrazione si potrà prendere carico di fare tutte queste iniziative.

Avrà saputo, a proposito di campagna elettorale, dell’apertura nei confronti di ABC da parte del movimento “Progetto Alcamo”. Qual è la sua opinione in merito?

Una lista, qualunque essa sia, che si presenta con già il candidato sindaco delineato, non è una lista che si presenta per un’apertura. È una lista che si presenta dicendo “O vieni con me oppure niente”. Ragion per cui “Progetto Alcamo” ha tutta la mia stima, però è stata un’apertura forzata. L’apertura è stata con noi. Però, questo è il candidato. Tra l’altro, è stata la stessa apertura che hanno avuto con il PD. C’era il coordinatore alcamese Ferrara alla presentazione di Progetto Alcamo e, da quello che so, la risposta è stata la stessa a quella nostra.

Lei è subentrato di recente al consigliere Lombardo che si è dimesso. In vista delle prossime amministrative, pensa di ricandidarsi?

Questo non lo so. Chiaramente, candidarsi non è una scelta che si fa così a cuor leggero. C’è chi lo fa, c’è chi lo fa per riempire le liste, però, diciamo che all’epoca, nel 2012, la feci perché speravo di partecipare attivamente alla vita politica, come sto facendo e ringrazio Dio, magari accanto al consigliere Lombardo, accanto a Dara, accanto a Ruisi. Se ci saranno delle valutazioni che io reputo positive, sì. Mi piace fare politica, fare il consigliere.

ABC sta attualmente discutendo sulla possibilità di presentarsi con un proprio candidato? Se sì, avete già una scelta che potrebbe essere presentata alla città tra qualche settimana?

ABC avrà un candidato sindaco. La scelta non è stata ancora fatta, ma qualunque sarà, sarà una decisione che verrà presa in condivisione con l’assemblea. L’assemblea deciderà quale sarà il nostro candidato sindaco.

Linda Ferrara

redazione

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