Vista l’esigenza crescente di dare risposte tempestive ai problemi legati alla ricerca della prima casa da parte di utenti che vivono in situazioni di disagio socio-economico temporaneo o permanente, diritto innegabile, la Consigliera comunale Linda Licari ha rivolto un atto di indirizzo al Presidente del Consiglio comunale di Marsala, circa la costituzione di un’Agenzia comunale per la locazione convenzionata assistita tra privati per le emergenze abitative. “Tenuto conto della carente disponibilità di nuovi alloggi popolari da parte del Comune – afferma l’esponente di “Cambiamo Marsala” – invito l’Amministrazione comunale a creare un’agenzia sociale che abbia la finalità di favorire l’incontro della domanda e dell’offerta sul mercato privato della locazione, operando, a titolo completamente gratuito, a favore di inquilini a basso reddito e proprietari di più immobili. L’intermediazione dell’Ente in questo caso è molto importante, soprattutto alla luce del successo che il progetto ha avuto in altri comuni. In questo modo si potrà garantire l’accesso e la permanenza di famiglie a basso reddito nel mercato privato della locazione che diversamente avrebbero difficoltà nella ricerca di una locazione direttamente con un privato”. In sostanza, l’agenzia si occuperà di acquisire le richieste degli inquilini che cercano alloggio e dei proprietari che li offrono, valuterà le situazioni di disagio abitativo dei singoli utenti e quelle specifiche del territorio, tenendo conto dei requisiti di reddito dell’utenza richiedente, mantenendo bassi i canoni d’affitto. L’agenzia dovrà operare all’interno del Comune e svolgere esclusivamente l’attività di intermediazione nel mercato privato tra nuclei familiari in emergenza abitativa e proprietari disposti a stipulare con tale utenza dei contratti regolari con agevolazioni fiscali riguardanti le imposte comunali e le imposte di registro. L’agenzia potrà anche stabilire di farsi da garante per alcune eventuali mensilità di morosità dell’inquilino a causa di particolari situazioni previste in uno specifico regolamento, usufruendo di fondi previsti dal governo per la “morosità incolpevole” ovvero la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita di lavoro o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare.