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Rapina in una tabaccheria a Trapani: arrestato un 23enne, si cerca il complice

I Carabinieri della Compagnia di Trapani e gli agenti della Squadra Volanti della Questura, nella tarda serata di lunedì 15 febbraio, hanno arrestato per rapina aggravata in concorso Alessandro Sansone, 23enne ericino, soggetto già noto alle forze dell’ordine. Alle ore 20 circa, il giovane, armato di pistola e in compagnia di un complice (entrambi travisati con passamontagna) ha fatto irruzione in una tabaccheria ubicata nei pressi della zona cimitero e, sotto la minaccia dell’arma, si è impossessato dello scomparto del registratore di cassa, nonostante la reazione del proprietario. I due, raggiunto il loro scopo, si sono dati alla fuga a bordo di uno scooter in direzione del cimitero. Impegnati in uno specifico servizio per il contrasto alla criminalità predatoria, i Carabinieri della Stazione di Trapani Borgo Annunziata hanno notato il motorino che, a forte velocità, si stava immettendo in una via secondaria e poco illuminata nei pressi dell’università. La pattuglia, avendo compreso quanto accaduto poco prima, si è messa sulle tracce dei due, richiedendo prontamente rinforzi alla Centrale Operativa. I militari però, preoccupati che i malfattori potessero nuovamente dileguarsi, hanno deciso di intervenire.

A quel punto, i due rapinatori, ormai braccati, hanno tentato di sfuggire alla cattura, ingaggiando una breve colluttazione contro i Carabinieri. Provvidenziale è risultato l’intervento di una volante della Questura, giunta in supporto ai colleghi.

Alessandro Sansone

Con l’ausilio degli agenti, infatti, i Carabinieri sono riusciti a immobilizzare Sansone, disarmandolo e rendendolo inoffensivo. L’altro rapinatore, invece, approfittando anche della complicità di alcune persone, che nel frattempo si erano ammassate intorno, è riuscito a darsi alla fuga a bordo dello scooter. Sansone è stato quindi accompagnato presso la Stazione Carabinieri di Borgo Annunziata e, al termine della stesura degli atti, è stato portato presso la Casa Circondariale “San Giuliano”. L’arma, sottoposta a sequestro, un revolver scacciacani, è risultata priva di tappo rosso e con tre colpi inseriti nel tamburo. L’intera refurtiva, circa € 500, è stata recuperata e restituita alla vittima. Nel frattempo le indagini vanno avanti per giungere all’identificazione del complice, così come proseguono anche i servizi disposti dai vertici provinciali di Carabinieri e Polizia, per il contrasto alla criminalità predatoria nel territorio trapanese.

redazione

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