Il Consiglio dei ministri, presieduto da Matteo Renzi, ha fissato per il prossimo 17 aprile la data per il referendum “antitrivelle”. Si tratta di quello relativo “…all’abrogazione della previsione che le attività di coltivazione di idrocarburi relative a provvedimenti concessori già rilasciati in zone di mare entro dodici miglia marine hanno durata pari alla vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”. In pratica si ridefinirà la durata delle concessioni già in corso. Questo referendum ha una implicazione importante per le nostre zone. Comunque la si pensi ci riguarderà da vicino, per questo è indispensabile partecipare al voto, dopo esserci formati una opinione al riguardo. Opinione che già si è formata il Consiglio comunale della nostra Città che nei mesi scorsi ha approvato, all’unanimità, un documento dove si invitava il governo a sospendere le concessioni per autorizzare la ricerca di petrolio davanti ai nostri litorali. Opinione opposta e anche questa molto “chiara”, ha avuto nel passato più recente, l’Assemblea Regionale Siciliana che al contrario di altre regioni ha votato contro la richiesta di referendum. Anche in questo caso, comunque la pensiate e malgrado voto dell’Ars, la consultazione si terrà. Al momento però sfuma l’ipotesi di accorpare il voto con il primo turno delle amministrative che si terranno in molte parti del Paese. “Il governo è rimasto “sordo” agli appelli di tutte le associazioni ambientaliste e ha tirato dritto per la sua strada” commentano i parlamentari delle commissioni ambiente e attività produttive del M5S. Da canto nostro riferiamo le parole di Matteo Renzi del 2011 a proposito di non so quale referendum da accorpare con le amministrative: “l’election day avrebbe tra l’altro fatto risparmiare centinaia di milioni di euro ai cittadini”. E infatti ora che può farlo affossa l’election day. Ha cambiato opinione, legittimo farlo. Intanto i sostenitori del referendum oltre a spiegarne i motivi da ora sono impegnati a raggiungere il quorum perché lo stesso sia valido.