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Rifiuti: parte la tolleranza zero. Multe a chi non differenzia correttamente

Da qualche giorno la città di Marsala (ri)presenta negli angoli di alcune strade, specialmente del centro storico, sacchetti di spazzatura abbandonati. Ce ne accorgiamo anche dalla denunce che giungono alla nostra redazione.

Ettore Paladino, dirigente dell’Aimeri, che sta succedendo?

E’ una prima conseguenza, purtroppo, della tolleranza zero.

Che significa?

D’accordo con l’Amministrazione comunale abbiamo intrapreso una strada che porta a segnalare i casi di chi abbandona i rifiuti indiscriminatamente, non rispettando il giorno di conferimento e, cosa ancora più grave, accumulando la spazzatura senza differenziarla. Occorre ricordare a tutti che differenziare la spazzatura non è un optional. C’è una determina sindacale di qualche anno fa che obbliga i cittadini ad effettuarla.

Ma voi quando vi trovate davanti a situazioni simili come vi comportate?

Lasciamo sul sacchetto abbandonato un bollino giallo che informa l’utente dell’errato conferimento.

E se il giorno successivo trovate ancora lì il sacchetto?

Scatta il bollino rosso e avvisiamo i vigili urbani.

Cosa succede in seguito ce lo spiega Gino Sansica, responsabile locale della Aimeri.

I vigili o gli ispettori ambientali del comune autorizzano il nostro personale ad aprire il sacchetto per individuare eventuali “tracce” del cittadino disattento. Se riusciamo ad avere il nome, per esempio dall’indirizzo di alcune bollette, i vigili elevano una multa che viene recapitata successivamente al trasgressore

Quante multe avete fatto fino ad ora?

Circa una ventina.

Approfittiamo della presenza di Ettore Paladino per approfondire alcune questioni. Per esempio la soppressione di alcune isole ecologiche. Come sta andando a Sappusi?

Meglio di quanto pensassi. Dobbiamo ringraziare la “testardaggine” del sindaco di Girolamo e del suo vice Agostino Licari. Noi all’inizio eravamo scettici. Non eravamo convinti di tornare al porta a porta nel popoloso quartiere. I risultati ci stanno però confortando, tanto che pensiamo di ripetere l’esperienza nei quartieri di Amabilina e via Istria.

E a Strasatti? La soppressione del isola ecologica in quella contrada ha suscitato parecchie critiche, approdando anche in Consiglio comunale su iniziativa di alcuni consiglieri della zona.

Nel grande quartiere che si trova nella zona sud di Marsala era andata a finire che a conferire la spazzatura nell’isola ecologica erano principalmente cittadini di comuni limitrofi. In pratica i marsalesi “pagavano” il conferimento di gente che veniva da altre città.

In centro invece l’isola del Salato sembra funzionare.

Il mio pensiero personale è che nel centro città ci vorrebbe una altra struttura del genere.

A che punto è la percentuale di raccolta differenziata?

Siamo al 34%.

Ma non avevamo superato il 40%?

Si, c’è stata una flessione durante il periodo in cui Marsala è stata commissariata. Io sono da sempre convinto che il ripristino degli organismi elettivi sia più efficiente del migliore commissario. Infatti siamo ripartiti soprattutto in tema di interlocuzione.

Tra qualche mese scade il contratto con il comune di Marsala che farà un nuovo bando per conto suo. Che città vorreste lasciare?

Intanto la lasciamo certamente più pulita. Il nostro obiettivo in questi mesi è quello, grazie a tutta una serie di iniziative già messe in campo, di raggiungere il 50% di raccolta differenziata.

Gaspare De Blasi

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