E’ stata molto partecipata la manifestazione Robofest – Open Day all’Istituto Tecnico Industriale di Marsala, diretto dalla dirigente Antonella Coppola. Organizzato dal docente Alfredo Lipari, coadiuvato dallo staff d’indirizzo, Angela Rinaldo, Antonino Ilari, Alberto Tumbiolo, Angela Alagna, Gianvito Laudicina e Daniele Tranchida, l’evento si è contraddistinto per l’alta qualità dell’offerta formativa della scuola superiore con una presenza notevole di pubblico, in particolare di famiglie che hanno voluto conoscere l’istituto per iscrivere i figli al prossimo anno scolastico. In modo particolare, grande successo hanno riscontrato la stazione meteorologica allestita nei locali della scuola e il pluripremiato fiore all’occhiello, il prototipo di serra del futuro. La “Serra Innovativa”, progettata e realizzata da un gruppo young di eminenze grigie della scuola, che ha dato vita anche ad una Start up dal nome “Full Power”, è un prototipo di semenzaio artificiale, intelligente, che nel 2015 ha sbaragliato la concorrenza alla competizione dell’IGS Students Lab a Mazara del Vallo, a Palermo e infine a Rimini, dove è riuscito a conquistarsi l’attenzione dei giudici alla finale nazionale. La serra dei giovani studenti marsalesi dell’ITI, dotata di un impianto di irrigazione e un doppio sistema di ventilazione modulabile per mezzo di un servomotore, è avviato da un software messo a punto dagli stessi studenti/imprenditori in erba grazie al bluetooth di un cellulare. IL FabLab di Marsala inoltre, affiancato da quello di Palermo, promosso dall’architetto Michele Ivan Pizzuto, ha incantato i partecipanti alla manifestazione con la sua produzione di modelli in 3D. Alla stampante 3D e alla sue grandiose potenzialità in tutti i campi, persino la diagnostica medica e la protesi chirurgica, l’architetto Pizzuto è poi intervento sulla valorizzazione delle micro filiere produttive, l’artigianato e le buone pratiche della gestione della società contemporanea. Pizzuto ha qui pure presentato il suo progetto di stampante 3D composta da elementi realizzati a loro volta da altre macchine destinate alla stessa funzione, invitando i partecipanti ad una riflessione complessiva sul ruolo del riciclo consapevole, la qualità della riconversione e le straordinarie potenzialità di far crescere la tecnologia attraverso se stessa nell’ordine di un miglioramento complessivo della vita dell’uomo. “Gli istituti tecnici, come quello marsalese, che adottano queste strumentazioni sono destinati a divenire centri propulsori delle comunità cittadine”, ha rilevato Pizzuto.