E’ stata depositata al Senatol’ interrogazione rivolta al ministro degli Interni Angelino Alfano da parte del senatore trapanese Santangelo e relativa alle procedure di registrazione dei migranti nell’HotSpot di Trapani. L’interrogazione, secondo l’esponente pentastellato, mira a fare chiarezza sul respingimento dei migranti che giungono nelle nostre coste. Vincenzo Santangelo assieme all’eurodeputato alcamese Ignazio Corrao, ha seguito da vicino il caso partecipando anche al vertice tenutosi nella Prefettura di Trapani. “La vicenda dei migranti è stata da subito poco chiara – scrive Santangelo – specie dopo la lettura dei provvedimenti di respingimento emessi nei confronti dei singoli migranti. Da essi si evince come motivazioni comune ed indistinta per tutti, che nessuno ha manifestato la volontà di richiedere la protezione internazionale. Inoltre sembra che non sussistano le condizioni affinché possa essere rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari”. Secondo i “portavoce” del movimento della provincia di Trapani, dopo il respingimento è stato fatto dietrofront prima facendo fare ai migranti la richiesta di protezione internazionale e poi procedendo con la collocazione nei centri di accoglienza. “Sicuramente – afferma ancora il senatore trapanese – qualcosa non è andato per il verso giusto e per far chiarezza nell’interrogazione si chiede tra l’altro di accertare in che termini e modi sono state effettuate le procedure di registrazione dei migranti e se gli operatori e le organizzazioni umanitarie presenti negli uffici dell’Hotspot di Trapani Milo abbiano fornito tutte le informazioni volte a mettere nelle condizioni i migranti di richiedere il diritto d’asilo, o altra forma di protezione, avvalendosi così di tutti i benefici connessi alle relative procedure”. L’ex capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle chiede che il ministro Alfano “…dica quali iniziative intenda intraprendere al fine di evitare che si verifichi la crescita esponenziale di senza fissa dimora che possono anche determinare disagi sia agli stessi migranti ma anche alla città di Trapani o di altre città”.