Lo scorso maggio 2015 l’architetto Antonio Mauro, con la collaborazione del giovane architetto Rossella Tumbarello, è venuto a conoscenza di un concorso indetto da Opengag di Madrid. Ma che cos’è Opengag? Si tratta di una piattaforma dall’enorme potenziale per la divulgazione e la discussione del lavoro architettonico. Nasce come risposta alla carenza di vincoli e spazi di espansione professionale degli architetti, oltreché come necessità di nuovi nessi e linee di approssimazione con clienti e altri professionisti. Dunque il principale obiettivo di Opengag è quello di avvicinare le idee, il lavoro grafico e i progetti degli architetti membri a milioni di contatti, ovvero creare una vasta rete di diffusione di idee a livello mondiale. “Ci è parso di grande interesse – dice l’architetto Antonio Mauro – poter contribuire con un progetto alla diffusione delle nostre idee e del nostro modo di progettare e perché no, magari influenzare, interessare o metterci semplicemente a confronto con professionisti che operano dall’altra parte del mondo”. Il concorso in questione, dal titolo “A house for…” (Una casa per…) invitò i partecipanti ad esplorare i limiti e i paradigmi del disegno di una casa e di lavorare in proposte innovatrici e visionarie che, a parte rispondere al programma basico di una casa, avrebbero dovuto in particolar modo curare la relazione di identità del cliente con il progetto. Per questo ogni gruppo partecipante ha proposto il cliente per cui disegnare la casa, immaginando un personaggio di proprio interesse, reale o immaginario, che fosse di ispirazione per il progetto. Le proposte ricevute sono state 142 da 31 paesi diversi, tra cui Messico, Portogallo, Argentina, Italia. “Per entrare nel dettaglio del progetto – aggiunge l’architetto Rosella Tumbarello – abbiamo identificato il nostro soggetto di ispirazione come: <>.” Per tali ragioni il luogo scelto è tra i più suggestivi, solitari e panoramici della città di Marsala, la Contrada Baronazzo Amafi, dove la natura fa da protagonista e dialoga con la presenza di una torre settecentesca, la torre Titone; è con quest’elemento che il progetto stabilisce relazioni, in un sistema di piani che scardinano l’idea tradizionale della casa creando luoghi che diventano spazi del sapere, della conoscenza, della percezione! Gli esiti del concorso sono stati comunicati lo scorso ottobre e, ad aggiudicarsi i primi tre posti, sono stati progetti dal Messico, dall’Italia e dal Portogallo. “Vogliamo comunque individuare in quest’esperienza – conclude Mauro – la possibilità di interfacciarsi, attraverso piattaforme concorsuali e non solo, (come Opengag) con altre realtà diverse dalla nostra e la speranza che anche nel nostro territorio possa continuare a farsi della buona architettura.”
Maria Grazia Sessa