Puntuale come ogni anno, la classifica sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore certifica il ritardo delle regioni del Sud rispetto a quelle del Centro e del Nord. Tra le province, spiccano ancora una volta Bolzano e Trento che occupano, rispettivamente, il primo e il terzo gradino del podio. In mezzo si piazza Milano, che chiude così in bellezza un anno trascorso in vetrina, grazie all’Expo. Scende al 10° posto Ravenna, che lo scorso anno era in testa davanti a Trento e Modena. Le ultime posizioni, come al solito, vedono la presenza massiccia delle provincie calabresi, pugliesi, campane e siciliane: ultima Reggio Calabria (110° posto), penultima Vibo Valentia (109°) davanti a Caserta (108°). Trapani scende di quattro posizioni (dal 92° al 96° posto). Meglio di Agrigento (97°), Caltanissetta (102°), Messina (104°), Palermo (106°), peggio di Catania (95°), Enna (93°), Siracusa (90°) e Ragusa, che con il 78° posto, pur scendendo di tre posizioni, si conferma la provincia in cui si vive meglio in Sicilia, almeno secondo gli indicatori individuati dai ricercatori che hanno effettuato questo studio per Il Sole 24 Ore.
In particolare, analizzando il dato complessivo attraverso le singole voci, Trapani si piazza al 99° posto per il tenore di vita: i trapanesi possono godere di buone condizioni immobiliari (una casa costa 1200 € al metro quadro), ma scontano pessimi numeri sui consumi, sulla spesa per turismo all’estero e sul valore aggiunto pro capite. Il 72° posto in materia di servizi e ambiente è dovuto soprattutto all’indice climatico, che vede la provincia di Trapani al primo posto in Italia. Primato che però viene vanificato dall’alto indice di migrazione per cure ospedaliere e dalla bassa disponibilità di asili rispetto all’utenza potenziale. Per quanto riguarda la voce “affari e lavoro” il 90° posto è in gran parte determinato dal tasso di occupazione, che raggiunge appena il 38.9%. In materia di ordine pubblico, Trapani è al 77° posto (sopra la media nazionale il dato riguardante scippi, furti e rapine). Per quanto riguarda il tempo libero, l’84° posto è infine determinato dalle presenze agli spettacoli, dall’indice di sportività, dal ridotto numero di biblioteche, ma anche di bar e ristoranti in percentuale alla popolazione residente.